Le scie degli aeroplani, i formaggi vietati ai bambini ed il dolcificante cancerogeno: ovvero “São demais os perigos desta vida”. Camminando per le strade di Nuoro o affacciandovi dalle vostre abitazioni vi sarà capitato di vedere delle minacciose lunghe strie bianche lasciate dagli aeroplani.
Lo stesso senso di smarrimento vi potrebbe capitare leggendo che il Ministero della Salute Inglese ha vietato la pubblicità dei formaggi nelle fascia protetta per i bambini. E cosa dire delle notizie insistenti sull’effetto cancerogeno del dolcificante più usato al mondo, cioè l’aspartame? São demais os perigos desta vida diceva Vinicius De Moraes in una delle sue più belle poesie diventata canzone popolare con l’aiuto di Toquinho. Sono troppi i pericoli di questa vita. Ma siamo veramente minacciati da pericoli incombenti. La nostra salute è messa in pericolo? Cominciamo con le strisce. Come mai gli aerei lasciano una lunga scia bianca sui cieli di Nuoro? Non possiamo certo escludere manovre dell’imperialismo Americano tendenti alla limitazione della popolazione Sarda, ma Newton, inteso come rivista, perché Isaac non si è mai pronunciato al riguardo, ci da una spiegazione plausibile.
La scia Bianca, detta di condensazione, è formata da piccolissimi cristalli di ghiaccio ed è provocata dall’immissione di vapore acqueo nell’atmosfera, dovuta ai gas di scarico dei motori (anidride carbonica e vapore acqueo). Affinché il fenomeno si verifichi, però, sono necessarie alcune condizioni. Se l’aria è particolarmente ferma ed al di sotto dei -38 °C, l’immissione di vapore acqueo da luogo ad un fenomeno di instabilità: la supersaturazione, che causa la formazione di piccoli cristalli di ghiaccio. Perché ciò accada, l’acqua deve condensarsi intorno a qualcosa (particelle di polvere), o trovarsi in una turbolenza. I gas di scarico degli aerei determinano entrambe le condizioni. La scia di condensazione evapora rapidamente se l’umidità relativa dell’aria è bassa. In presenza di maggiore umidità, invece, essa può rimanere intatta a lungo, soprattutto in assenza (o quasi) di vento.
La notizia clamorosa non è giunta a Nuoro perché un alto funzionario dell’APA la ha sistematicamente boicottata e censurata. L’ente britannico per la tutela degli alimenti ha inserito il formaggio tra quelli ai quali non è consentito fare pubblicità durante i programmi riservati all’infanzia (mettendolo sullo stesso piano di cibi a elevato contenuto di grassi e zucchero come merendine, cioccolata, bastoncini di pollo fritti). I British Cheese Board ha protestato per il fatto che il formaggio sia stato considerato alla stregua dei “cibi spazzatura” (cibi carichi di zuccheri, grassi e calorie, ma poveri di nutrienti). E’ pur vero che il 90% dei formaggi reclamizzati durante i programmi televisivi riservati ai bambini sono risultati del tipo industriale a elevato contenuto di grassi saturi (quelli che favoriscono l’infarto e l’ictus). Ma il formaggio fa bene o male ai bambini? Dipende: se un bambino è sano e fisicamente attivo, può mangiarlo ogni giorno. Ma un bambino in soprappeso e sedentario e dovrebbe mangiarlo una volta la settimana. L’aspartame è cancerogeno? Secondo uno studio condotto da un’equipe del Centro di ricerca sul cancro della Fondazione Europea di oncologia e scienze naturali “B.Ramazzini” provoca un aumento dell’incidenza di linfomi e leucemie nelle femmine. L’EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare, al momento "non dispone di una base scientifica per raccomandare variazioni nella dieta dei consumatori per quel che riguarda l'aspartame".
La questione "verrà tuttavia completamente riconsiderata nella valutazione del rischio che verrà intrapresa". Va ricordato che questo dolcificante è presente in migliaia di cibi e farmaci di uso comune. Va ricordato che la Coca Cola lo sta sostituendo con un altro. Perché allora ci sono queste discordanze fra enti pubblici di tale livello? Lo saprete alla prossima puntata. Nel frattempo invece di guardare preoccupati il cielo (riducendo ulteriormente le vostre già modeste prestazioni agonistiche), perché non date un occhiata alle etichette alimentari dei cibi che mangiate?