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C’eravamo lasciati con un messaggio d’ottimismo, la continuità mi avrebbe aiutato nel mio percorso verso Francoforte. Invece la settimana andata la considero zoppa. Ho corso 7 giorni su 7 ma ho saltato il lavoro sui ritmi del venerdì. In realtà c’ho provato, ho fatto il riscaldamento di 15 minuti,

qualche allungo ma ho desistito dopo appena un giro di pista per via di un fastidio all’adduttore che di tanto in tanto salta fuori. Ho ritenuto non fosse il caso di provare ad insistere. Ed ho fatto bene perché poi i giorni successivi non ho avvertito niente. Eppure la settimana era partita nel migliore dei modi con un progressivo di 12km ben gestito ed un fartlek di 35’ piramidale che mi aveva dato delle belle sensazioni di recupero fisico e motivazionale. Sabato mi sono recato a Banari, gara della quale ho già espresso diversi pareri spassionati, ed ho corso senza guardare il crono con la mia amica Alessandra con ritmi che non saprei dire…però lei soffriva non poco quindi non eravamo poi così lenti. Tra una cosa e l’altra si è fatta mezzanotte e la sveglia era già programmata per le 4.30….la mitica Marreri Monte Ortobene ci aspettava. Per me è la decima edizione su dieci....forse sono l'unico uomo al mondo ad averle corse tutte..

La sveglia non ha suonato!! Difatti alle 4.20 il mio occhio sinistro era già aperto ed ho avuto il tempo per bloccarla prima. Per non perdere tempo la sera avevo già predisposto tutto, cambiarsi è stata cosa di pochi secondi. Breve incontro con il raccogli liquidi del bagno e poi via per una colazione non abbondante. Un caffè, due fette biscottate col miele e dell’acqua. Il tempo di comprare i giornali in edicola e poi via in macchina. La colonna sonora del periodo è “37 days” di Beth Hart splendido album che sto divorando ripetutamente. L’appuntamento è in vetta al monte Ortobene per le ore 5.30. E’ ancora buio. Trovo Armando, Giuseppe, Giovanni, Gianni e Salvatore Orgiana insomma tutti pezzi da novanta. Lasciamo alcune macchine lì con i borsoni per il cambio del fine allenamento. Ci aspettano 15km700 metri di discesa da percorrere velocemente, l’intenzione è correre al fresco quando il sole non è ancora spuntato. Alle 6.00 siamo pronti in località Marreri per iniziare la nostra scalata, presenti anche Giòmaria, Antonella, Antonio e Rita tutti pezzi da sessanta…qualcuno ha marcato visita ma non gliene facciamo una colpa. Inizio prudente, i primi 9 km quelli che giungono fino a Nuoro, davanti alla chiesa della solitudine, presentano difficoltà soprattutto dal quarto al settimo chilometro per via del brusco innalzarsi della pendenza. Ma mi sembra di stare bene, corro insieme ad Armando e lasciamo che i pezzi da novanta si sfoghino. Troppo superiori per provare a stare dietro loro. La temperatura è gradevole e quando si percorre la parte che conduce fino alla vetta in alcuni punti è addirittura bella fresca. Elisabetta ci segue in macchina e fa da ammiraglia che di tanto in tanto offre un servizio di distribuzione dell’acqua molto gradito. Poco per volta arriviamo tutti che non sono nemmeno le 7.30 del mattino e questa volta mi ritorna il sorriso perché il fastidio del venerdì se ne è andato in vacanza al mare…in montagna no perché altrimenti l’avrei sentito correndo!

Finale da Tildo per la colazione di rito. 70 km in tutto ma dovuti all’interruzione dell’allenamento del venerdì altrimenti sarei arrivato almeno ad 83. Peccato, speriamo sia stato solo uno scivolone episodico. Mi aspetta una settimana rovente….penso che dovrò guardare poco il crono e ascoltare di più il corpo….Stige o come cavolo si chiama minaccia un aumento di necrologi non desiderato….

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