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Ogni tanto mi capita di non riuscire a prendere sonno. Succede quasi sempre nelle notti di luna piena, o luna comanche come la definivano gli indiani, quando tendo a trasformarmi in Lupo Solitario. E ieri era notte di luna piena. I sintomi sono sempre gli stessi,

inizialmente si rimane distesi supini a guardare il soffitto a pensare….ultimamente mi piace soffermarmi a lungo sui gusci chiusi a riccio. Poi quando il pensiero diventa insopportabile mi alzo ed esco in balcone. La notte sa regalare momenti di grande e piacevole intimità e il suo silenzio accompagna i minuti che seguono in modo consolatorio e rasserenante. Non saprei dire se la notte ha bisogno di conforto o di agitazione….a volte prevale uno a volte prevale l’altra e forse sono io che trovo conforto solamente nelle notti agitate.

Visto che di dormire non se ne parla, scrivere richiederebbe un cuore aperto e disposto ad ascoltare….allora col mio Sky HD cerco una pellicola che mi accompagni per un po’ di tempo, giusto il tanto di allontanare i pensieri malinconici. Ma il film che ho scelto forse non era il più adatto. Invece di un bel film d’azione, in cui l’unica cosa che chiedi è un po’ di sano divertimento senza doverti avventurare in trame articolate e incomprensibili ai più, ho optato per Dead Man Walking un film che parla e che fa riflettere sulla pena di morte. Premesso che non sono mai stato un progressista contrario a tutto a prescindere devo però ammettere che questo lungometraggio, che avevo già visto al cinema una ventina di anni fa quando ancora lo bazzicavo con assidua frequenza, riesce a infondere nello spettatore un angoscia tale che diviene impossibile non interrogarsi non solo sulla efficacia della stessa ma sulla personale sopportazione psicologica del suo epilogo. Il film è impreziosito dall’interpretazione superba di due grandi attori, Susan Sarandon e Sean Penn, i cui sguardi e le cui espressioni mostrano una sensibilità fuori dal comune. E’ bello perché non cavalca una tesi pre-concetta. Mostra la pena di morte da tutte le angolazioni possibili. Da quello del carnefice a quello dei familiari afflitti dall’esperienza. Dai politici, ai comitati pro e contro, avvocati e procuratori, al personale addetto al rispetto del protocollo. Alla fine l’esito è scontato, i preparativi all’esecuzione nella loro protocollare rigidità fanno venire i brividi (l’inquadratura sul pannolino è agghiacciante)ed è praticamente impossibile non restare partecipi e coinvolti nel cammino verso la redenzione dal peggiore dei peccati e crimini che i due attori affrontano insieme a colpi di bravura….

Si son fatte le 3.00 e la palpebra destra ha dato segnali di cedimento evidente. Mi porto stancamente verso la camera da letto e lascio che Morfeo si prenda cura di me. Ma nonostante ciò non riesco a non andare con la mente a quel guscio….

Dead Man Walking

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