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Mi sarebbe tanto piaciuto che a scrivere queste poche righe fosse stato Gioele ma è in quella fase che formare più di una frase su whatsapp sembra un’impresa (mi capiranno bene i genitori di figli adolescenti)!

Sicuramente le sue sensazioni, le sue emozioni non possono essere descritte da altri, io però proverò a mettere su foglio (elettronico) quello che ho vissuto insieme a lui.

gioele ticca corsaGioele ha iniziato a fare nuoto all’età di 4 anni e contemporaneamente ha fatto atletica prima con la Delogu (dove ha passato momenti bellissimi) e poi con la nostra società dal momento in cui è stato fondato il settore giovanile. All’età di 9 anni, dopo una gara ludica organizzata in occasione delle festività pasquali, è stato convocato per essere inserito nella squadra di nuoto agonistico. Grande passione e grande entusiasmo lo hanno accompagnato fino a dicembre dello scorso anno quando non ha più accettato che il suo lavoro non fosse riconosciuto dato che non c’erano miglioramenti nei tempi e risultati importanti nelle gare.

La scelta di lasciare la squadra è stata travagliata ma discussa a lungo in famiglia e con altri adulti di riferimento presenti nella sua vita. Tutto ciò ha portato a nuove riflessioni. Amore per il nuoto, passione per l’atletica, interesse per la bici: perché non fare triathlon? Ma come? Nella nostra provincia, purtroppo, non esistono società sportive che portano avanti questa disciplina a livello giovanile.

Abbiamo pensato a Raffele Secchi (insegnante, allenatore, educatore, nonché bravissimo atleta), il quale conoscendo la forte motivazione di Gioele, ha risposto che, seppur quasi sempre a distanza, lo avrebbe volentieri seguito visto anche il forte appoggio della prof. Antonietta Mura, allenatrice di atletica di Gioele.

Non è stato facile lasciare gli amici della squadra, nuotare da solo all’ora di pranzo dopo la scuola, ma la tenacia e l’entusiasmo paga soprattutto in termini di benessere e soddisfazione. Così per il 29 marzo, Raffaele ci suggerisce di iscrivere Gioele al suo primo duathlon da tesserato Fitri, destinazione S. Gavino Monreale. Bici messa a punto e lucida pronta sull’imperiale, scarpette da corsa e una grande dose di entusiasmo ha dato il via a questa bellissima esperienza.

Mini cuccioli, Cuccioli, Esordienti e poi Ragazzi, la sua categoria. Riscaldamento insieme ai ragazzi delle altre squadre, bici e casco posizionati in zona cambio, breve briefing e poi pronti sulla riga di partenza.gioele ticca mtb

La gara: 800m di corsa, indossare il casco e prendere la bici dalla postazione cambio, 4km di bici, riposizionare il tutto nuovamente in zona cambio e ripartire per gli ultimi 400m di corsa…emozione alle stelle, difficoltà a fare foto per via della tremarella alle mani, in tutti i passaggi ma soprattutto all’arrivo per un inaspettato primo posto. Stanchezza, felicità e amore per il nuoto che si ripresenta: -Che bello! Non vedo l’ora di fare il triathlon!

Subito dopo il rinfresco il primo pensiero è per Raffaele e Antonietta ai quali comunicare sensazioni e risultato.

11 Aprile altro duathlon, questa volta a Villacidro. Gioele viene accolto da tutti, atleti e allenatori delle altre società: è ormai entrato in quest’altro bel gruppo!

La gara avviene secondo le modalità della volta scorsa, ottima organizzazione e grande coinvolgimento, ma la prestazione di Gioele è diversa come spesso accade. Gli avversari gli danno un po’ di distacco nella prima frazione di corsa ma una volta presa la bici dalla zona cambio, prende il volo guadagnandosi un bel vantaggio che gli permette di conquistare un nuovo primo posto, con tranquillità, dopo la terza frazione di corsa.

Non voglio fare la moralista, sono una mamma che ‘’stressa’’ continuamente i figli e che non vuole insegnare il lavoro a nessuno, sono una docente con una formazione di tipo sportivo che non ha mai condiviso l’agonismo precoce e esasperato e credo, dopo questa esperienza di vita di mio figlio ancora di più, che chiunque si occupi di bambini e di ragazzi, che sia a casa, a scuola o nello sport deve essere prima di tutto un educatore. Bene il risultato ma fondamentale il cammino che porterà i nostri giovani ad essere uomini ricchi di valori.

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