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Il I maggio ho partecipato ad una scampagnata a Cala Ginepro insieme alla mia famiglia e ad un bellissimo gruppo di amici, tutti fortunatamente conosciuti all’interno dell’Atletica Amatori Nuoro.
Proprio in questa occasione ho ascoltato i bellissimi racconti dei quattro maratoneti, Antonella, Bastiano, Vincenzo e Pino, ma anche delle loro splendide accompagnatrici, Francesca, Paola e Maria, partiti il 24 aprile scorso alla scoperta di nuove e splendide terre con la scusa di correre la maratona di Madrid. I racconti, i ricordi sono stati accompagnati proprio in quel giorno dalla realizzazione di foto ‘altamente artistiche’ che non era stato possibile fare nel dopogara vista l’incessante pioggia che ha incorniciato l’intera giornata del 26 aprile. 
 
Naturalmente i nostri eroi hanno sfoggiato per l’occasione maglie e medaglie dell’evento.
 

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Quando ascolto certe inimmaginabili avventure rimango dispiaciuta perché solo in pochi possono vivere di riflesso certe sensazioni, possono divertirsi e imparare pur non avendo vissuto in prima persona quell’esperienza.  Allora mi sono detta, perché non propormi come ausilio in modo che le parole da immateriali diventino leggibili? Ho chiesto il permesso di fare ciò e Bastiano si è reso disponibile per svolgere il ruolo di portavoce in questa breve, leggera e sperimentale intervista.
 
Bastiano, perché avete deciso di fare questa esperienza? Poca saggezza o in altre parole poco sale in zucca! Non lo sa neanche lui (aggiunge Francesca, la sua dolce metà)! :-)
 
Quali sono state le sensazioni prima, durante e alla fine della prestazione? Le sensazioni sono state fantastiche, correre con trentamila persone sembrava una grande festa. Alla partenza l’ansia veniva distratta dalle straordinarie diversità etniche. I chilometri scorrevano come in una sgambata domenicale tra amici, tranne dal 35° km dove i crampi mi hanno rallentato il passo ma dopo, con il forte desiderio di portare a termine la mia prima maratona, sono scomparse le sofferenze. Il traguardo è stato mitico con la bandiera dei quattro mori in spalle, l’entusiasmo rigenerante quasi come non aver corso i miei primi 42 km.
 
Qual è il ricordo più bello di questa vacanza sportiva? Ritengo che l’ingrediente migliore per una vacanza sia il gruppo che dà un valore aggiunto anche in termini agonistici di monellerie.  Tutti i ricordi, in questi contesti, acquistano uguale valore in termini di bellezza. 
 
Perché consiglieresti questa maratona? Consiglierei di affrontare la maratona di Madrid per il suo grado di difficoltà ma soprattutto perché il percorso si svolge tutto in città dove, nonostante la fatica, riesci ad ammirare le sue bellezze e il calore dei madrileni che ti incitano incoraggiandoti a gran voce: ANIMOS!!!
 
Grazie  ragazzi per la condivisione! Questo metodo potrebbe essere usato in maniera più approfondita se l’idea è piaciuta. Tutti siamo in grado di scrivere qualche riga, purtroppo a volte ci manca il tempo, a volte soltanto la voglia, ma siamo un gruppo o sbaglio? Ognuno partecipa come può e allora io che non sono una grande runner mi rendo disponibile a raccogliere racconti che mai verrebbero messi su foglio e di cui, in altro modo, non potremmo mai godere!
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