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Cronache
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Non avevo mai visitato Ravenna e, domenica, in una sola mattina ho visto per quattro volte consecutive il mausoleo di Teodorico, il duomo, le rovine romane, ecc.

Tutto merito della maratona che, nei primi 21 km., si snodava nel centro storico di quella magnifica cittadina. La seconda parte, invece, era composta da un lunghissimo rettilineo che portava alla omonima Marina e che, corso in andirivieni, ha messo a dura prova la forza d'animo degli atleti. Inoltre, sono stati molto affaticanti i non brevi tratti di acciottolato che hanno fatto sembrare un comodo parquet i sampietrini romani.

La trasferta non era iniziata sotto i migliori auspici di salute e, purtroppo, ho dovuto inghiottire i rimbrotti del mio amico Pier Paolo che stavolta non era con me con i suoi teneri vaffa... di incoraggiamento.

Inizio subito con rigraziarlo, comunque e nonostante i suoi approcci da hostaria. Pier Paolo è sempre stato presente nella mia preparazione. In quest’ultima e in quelle che l’hanno preceduta. Disinteressato, scanzonato, persino un po’ burbero, sono certo che avrà fatto il tifo per me.

Grazie Pierpi’ (Gli piace quando lo chiamo così…).
Comunque sia ho portato "a casa" la diciassettesima maratona della mia carriera da podista, lontanissimo dal record personale ma, comunque, conclusa.

Medaglia RavennaIl viaggio di andata e ritorno percorso in meno di 24 ore, è trascorso all'insegna della piacevolezza e del divertimento. Quando la compagnia è quella giusta i risultati sono assicurati.
La location alloggiativa era quella collaudatissima che ha previsto come miei compagni di stanza Oebe (noto motosega) e Tonino (l'uomo senza sonno). Infatti uno ha segato tronchi di sequoia per tutta la notte, l'altro alle quattro del mattino si aggirava per la stanza come una martora affamata. Insomma, giunto il mattino ero sgranato come gli occhi del gufo.
Il padrone della maratona è stato Il sole che ha richiesto più energie di quelle previste, anche se le donne non ne hanno affatto risentito. Straordinarie, secondo l'ordine di arrivo, Antonella Cau, Patrizia Mereu, Maria Dosantos, Chiara Ruiu, Giovanna Usai, Antonella Piga e Giusy Caddeo, chi non ha collezionato il proprio personal best ha fatto un esordio colmo di soddisfazione.

Eccellente Antonella, bravissima tutto secondo le previsioni, l’orgoglio del suo coach!

Un’ottima Patrizia ha ribaltato le previsioni del Mister che davano Maurizio vincente; il suo tempo notevolmente migliorato dalla Maratona di Cagliari, secondo me è ancora sottostimante rispetto alle sue vere potenzialità.

Per Maria (la quasi Sarda, come me) che cos’altro aggiungere dopo il suggello di Giammario!

Chiara, perdonatemi il gioco di parole, è stata immensa! L’ho vista condurre il drappello dei Pace Macker delle 3h e 30 min. sicura e solida nel ritmo.

Ho assistito all’arrivo di Giovanna Usai che è giunta al traguardo sorridente, con il volto della felicità. Anche lei sembrava aver concluso solo una passeggiata.

Antonella Piga era raggiante, il suo esordio in maratona, certamente, è stato migliore del mio.

Giusy, infine, ha dato prova di che pasta sono fatte queste ragazze, concludendo la mezza maratona “con il botto!”.

In effetti il settore maschile del gruppo “Pier Paolo, solo casi disperati”, ha fatto cag..e.
Ritiri, infortuni, decapitazioni, espiazioni hanno decimato la folta pattuglia di ometti che, all'inizio, sventolava orgogliosamente il vessillo del Wolf Dream Team.

Piuttosto che a una maratona è sembrato di assistere ad un pellegrinaggio penitenziale.
Tonino che aveva stupito nei lunghi a Marreri è stato vittima di una congestione, Giammario ha svelato a Giancarlo Parodo di essere in grado di premonire le sventure; questo, infatti, gli aveva predetto il ritorno del fantasma del soleo… E così è stato!

Oebe ha buttato giù la mezza più squallida di tutta la sua carriera di podista.
Non ho dimenticato Maurizio Podda. Infatti, verso il trentacinquesimo chilometro l’ho visto passeggero sopra uno scooter sorridente e senza casco!
Gianfranco Careddu è stato l'unico maschietto che ha dato vera soddisfazione.

Caro Pierpi' bisogna puntare sui giovani!
Mah! Non mi resta che ripensare al mio amico Angelo Orsini che in queste occasioni avrebbe tirato fuori una delle sue perle di saggezza concludendo il tutto davanti a un bicchiere di birra.

Alla prossima!

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