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Cronache
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Prima di farla pensavo a come l'avrei potuta raccontare, a come sarebbe stato bello poterla condividere, sognavo la gioia di poter riuscire nell'impresa.


Ora stento a realizzare di averla davvero vissuta, realizzata, amata immensamente.
Non avrei mai immaginato che la Maratona mi potesse piacere così tanto, che appena terminata potessi pensare già alla prossima...
Non so se riuscirò a dire tutto quello che vorrei perché è davvero impossibile esprimere a parole il tripudio di emozioni dall'inizio e senza fine... Perché sono ancora lì, non ho ancora smesso di correre... E di emozionarmi...

Padova 2016 Antonella - Giusi - KatiaDurante gli allenamenti utilizzavo svariati stratagemmi mentali per lenire la fatica e la cosa che più di tutte mi spingeva a continuare era la consapevolezza che correre per me è un privilegio che non tutti hanno.
Le sfide affrontate nell'ultimo difficile periodo mi hanno spinto a non gettare la spugna... Come nessuno deve mai fare di fronte alle piccole e grandi difficoltà. E ho continuato fino alla fine questa preparazione consapevole delle tante incognite che avrei potuto affrontare.

Potrei dire tanto... Ma non mi basterebbe una vita per raccontare. Ho riso, pianto, ho provato l'illusione euforizzante di poter fare gli ultimi 12 km chilometri in progressione perché al trentesimo le endorfine hanno invaso ogni cellula del mio corpo. Sono stata presuntuosa e la maratona non ha fatto sconti nemmeno a me. Il mio muro sono state le gambe che al 34esimo mi sembravano piantate a terra e non mi consentivano di proseguire... O almeno così mi sentivo... In realtà non ho mai smesso di correre...

Non ho pensato un attimo di fermarmi... Avevo la certezza che sarei arrivata, certo non al ritmo iniziale, ma sapevo che prima o poi avrei alzato le mani al cielo e avrei esultato e mi sarei ancora una volta commossa.Padova 2016 Antonella - Giusi

Il traguardo è arrivato inaspettatamente... Le mie gambe miracolosamente hanno ripreso a funzionare e il mio urlo di gioia è ancora li'.

Avrei voluto li' ad attendermi e ad abbracciarmi i miei figli e mio marito... Ma tutto non si può avere.. A mio papà che mi ha insegnato che Volere e' Potere dico che la Maratona l'ho voluta e vissuta come volevo viverla.

Alla prossima... Anche se più di così non potrà essere.

Giusi

Ringrazio pubblicamente il mio coach Pier Paolo a cui devo i miei grandi progressi.

Alle grandi amiche e compagne di avventura Chiara, Katia e Antonella un immenso grazie per avermi sostenuto, supportato e soprattutto sopportato.

Altre foto inviateci da Gianni Sandonà: https://flic.kr/s/aHskyqXd9V

 

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