È da diverso tempo che monitorando i risultati delle manifestazioni su pista sopratutto delle categorie giovanili (10/14 anni) ha trovato conferma una supposizione che oggi è diventata realtà.
E cioè che a parità di categoria sulla medesima gara le femminucce cominciano a battere i maschietti. La certezza che prima o poi ciò potesse accadere non dovrebbe trovare impreparati chi tutti i giorni sul campo di allenamento si rapporta con entrambi.
È da diversi anni che il gentil sesso per alcune realtà è più prestazionale.
Pensare però che il differenziale creato dalla natura (o cosi si pensa) potesse esaurirsi nell' arco di due/tre generazioni sportive mi spiazza non poco. Il fatto che comunque ciò si verifichi regolarmente nelle competizioni ufficiali merita un momento di riflessione.Ieri a Nuoro si è svolta la gara di chiusura del circuito regionale Grand Prix dedicato alle categorie dai 11 ai 16 anni.
Ebbene.
In un terzo delle gare a parità di categoria (età) le ragazze avrebbero battuto i ragazzi se avessero gareggiato l' uno contro l' altra. In un'altro terzo le vincitrici avrebbero conquistato la 2° o 3° piazza. Quindi non può considerarsi più un evento eccezionale, ma piuttosto un dato di fatto non più occasionale. Nel gioco del calcio è già da diverso tempo che nelle categorie giovanili le squadre sono miste forse più per necessità numeriche che di merito.
Ma è doveroso pensare che non tarderemo anche li a veder invertiti i valori.
I motivi di questo stato di cose credo possano derivare da una concatenazione di molteplici variabili. Nel merito ognuno farà le proprie considerazioni. D'altronde se deve esserci evoluzione o rivoluzione quello che ci riserverà il futuro dovrà essere accettato.
Bisognerà farsene semplicemente una ragione.
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