Stiamo assistendo, invero, a piccoli, lenti, ma indubitabilmente presenti, fenomeni di “sportivizzazione” degli atenei. E in quest’ottica rientra anche la Sapienza di Roma.
La Sapienza, la più grande università d'Europa, sta realizzando per la carriera universitaria degli studenti atleti che decidono di iscriversi un programma di incentivazione alla pratica sportiva.
Dallo scorso anno accademico ha approvato l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie per meriti sportivi (https://www.uniroma1.it/it/content/studenti-con-meriti-di-studio-e-meriti-sportivi).
E’ un piccolo, ma importante passo avanti nella politica dello sport e dei servizi agli studenti.
Quest’anno 30 ragazzi e ragazze hanno ricevuto l’esenzione dalle tasse universitarie.
“Il Rettore Prof. Eugenio Gaudio ha accolto con favore la proposta di esentare dalle tasse universitarie per meriti sportivi gli studenti/atleti FIDAL campioni nazionali. La lungimiranza del Rettore fu tale che chiese alla Commissione Tasse di valutare l’esenzione per meriti sportivi agli atleti e alle atlete nazionali di tutte le discipline!”.
In più la Sapienza, ha aperto un Centro Servizi Sportivi con il compito di promuovere l’incremento della pratica sportiva per gli studenti universitari; quella di organizzare attività sportive, corsi di avviamento e di perfezionamento nelle varie discipline, di attività agonistiche a carattere universitario e nell’ambito delle varie Federazioni sportive. Collaborare, anche mediante convenzioni con soggetti pubblici e privati, alla programmazione e alla realizzazione diretta o indiretta di eventi sportivi. Provvedere alla gestione di tutti gli impianti sportivi dell’Ateneo.
Davvero meritevole quanto stia facendo la Sapienza, come per ora troppo pochi atenei . Il “sogno” sarebbe quello che le Università riuscissero a creare team di studenti veri e propri come negli States, che vi fosse un calendario di gare universitario, dove i vari istituti si confrontino (non a livello locale come oggi in un solo evento, i Campionato Nazionale Universitario raggruppando tutti gli atenei di una sola provincia).
Questa sarebbe una bella alternativa al mondo dei gruppi sportivi militari: il mondo accademico è zeppo di vita, idee, giovani.
Perchè non ricorrere a queste risorse illimitate per fidelizzare gli studenti alla propria alma mater nel tempo.
