Questo sito web utilizza cookie tecnici necessari per il corretto funzionamento delle pagine; NON sono utilizzati cookie di profilazione finalizzati all'invio di messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dall'utente nell'ambito della navigazione in Rete. Il sito web consente l'invio di cookie di terze parti (tramite i social network). Accedi all'informativa estesa, per leggere le informazioni sull'uso dei cookie e su come scegliere quale cookie autorizzare. Cliccando sul tasto "Va bene, ho capito!" o proseguendo nella navigazione, si acconsente all'uso dei cookie. Diversamente è possibile leggere l'informativa estesa.

gestore_pecoreLa notizia circolava negli ambienti già da tempo. Le polemiche reiterate dei giorni scorsi hanno trovato sfogo nel comunicato scarno inviato dagli organizzatori alle redazioni giornalistiche locali proprio in chiusura di serata. La 76ima “Sagra della pecora in cappotto” non si terrà più in località Sa Mandras e sas Capras, luogo che per decenni ha ospitato le incredibile performance dei cuochi di Santu Juvanne che per inciso hanno creato la più importante sagra delle pecore della Sardegna considerata anche una delle più importanti al mondo. L’ufficialità della decisione di spostare la sagra è accompagnata dal nome della nuova località scelta per questa edizione 2011. S’isprullarju. La quale accoglierà non solo i migliori cuochi di pecora in cappotto di tutta l’isola ma attirerà l’attenzione di tutti i residenti locali che già si stanno strofinando le mani dalla contentezza.

Come tutti sanno in questi mesi vi è stata una vera battaglia tra gli organizzatori della sagra ed i proprietari delle cucine che avevano dato in gestione le stesse ad un pastore che non aveva mai cucinato la pecora in cappotto bensì si occupava prevalentemente di minestra e merca. Gli organizzatori hanno sempre denunciato l’attività del gestore che ritenevano orientata troppo alla cura delle strutture in cui erano situate le cucine rustiche e poco all’approvvigionamento degli utensili e dell’attrezzatura necessaria per cucinare bene la pecora. Inoltre rimproveravano al gestore di utilizzare la cucina per organizzare sovente trofei di patatine fritte distogliendo l’attenzione dalla pecora ritenuta unica meritevole delle attenzioni dei cuochi.

La decisione però è maturata anche in virtù di alcune carenze nella cucina che a detta degli organizzatori non sono state colmate con pronti interventi. Da tempo si rendeva evidente che alcuni mestoli andavano sostituiti in quanto ritenuti obsoleti ed inutilizzabili e anche le marmitte e le pentole andavano piano piano comprate nuove. Inoltre si denunciava la scarsa qualità del sale utilizzato e soprattutto dei finocchi ritenuti non idonei per quel tipo di carne. Proprio i finocchi sono stati la causa principale dello spostamento in quanto gli organizzatori da sempre preferivano il Nostrale al Finocchio Grosso d’Italia. A nulla è valso il fatto che per la 76ima sagra della pecora in cappotto fosse prevista la cottura della stessa senza l’utilizzo dei finocchi. La S.C.S.R., partenza_gara_pecoraSuprema Commissione Spuntini e Rebotte invitata dagli organizzatori ad esprimersi in virtù del finocchio non rispondente alle specifiche tecniche decideva di non omologare la cucina. Il proprietario delle cucine ha commentato il fatto ritenendo una grave perdita per Sa Mandras e sas Capras lo spostamento della sagra soprattutto perché nelle ultime settimane aveva provveduto ad acquistare  nuovo pentolame ed aveva assicurato gli organizzatori che entro fine mese sarebbero arrivati i Finocchi tanto desiderati. Inoltre denunciava la pretestuosità della vicenda dovuta anche al fatto che le cucine di S’isprullarju erano omologate solo in parte difatti non avendo il forno non si potevano disputare le sagre di patate al forno e delle melanzane alla parmigiana.

Insomma per concludere i tanti avventori della sagra della pecora in cappotto saranno costretti a cercare qualche ovile di qualche amico per poter partecipare ad un momento di grande emozione e piacere. Non poter assistere al barcollio insicuro dei più grandi alzatori di gomito mondiali lascerà un grande vuoto dentro.

logo_amatori_nuoro_2011Grandissime novità e qualche sorpresa alla 13° edizione della CorriNuoro. I nuoresi anche quest’anno hanno fatto le cose in grande per rendere l’evento unico nel suo genere. La prima e più importante innovazione sarà l’uso della tecnologia in gara. Ebbene si la CorriNuoro 2011  si svolgerà in 3D. Dopo il grande successo di Avatar i nostri hanno pensato di far rivivere ai partecipanti e al pubblico presente le stesse emozioni degli atleti. Con degli appositi occhiali forniti dall’organizzazione chi assisterà alla gara vivrà in prima persona le stesse fatiche dei podisti. Lo spettatore vivrà le stesse pene fisiche di Gegia Mundula mentre affronta la salita, sentirà le angosce nascoste di Francesca Musio all’inizio del terzo giro, patirà lo stesso sconforto di Ser Arbre Mascìa quando vedrà Furia Cavallaro allontanarsi sempre più, proverà la stessa insaziabile voglia di fettina arrosto tipica di tutti gli atleti al termine del quarto giro!!! Insomma una novità che finalmente farà percepire allo spettatore in modo reale la stessa gioia sofferta dai podisti in ogni competizione.

Un'altra importante novità è che la CorriNuoro potrà avere dei finali diversi. Ebbene si, dopo le lamentele di tanti master stufi di vedere sempre gli stessi vincitori in ogni gara quest’anno verrà a tutti fornito un apposito telecomando con uno speciale tasto verde che consentirà di interagire con la gara. Il meccanismo è semplice. Premendo il tasto verde si apriranno diverse schermate sulla manifestazione con possibilità di cliccare sull’atleta che piace di più. Ognuno potrà decidere il vincitore che più ammira. Non possiamo fornire ulteriore dettagli su come ciò possa avvenire ma vi garantiamo che sarà così.

Un'altra gradita sorpresa sarà la possibilità di scaricare gratuitamente nella propria camera da letto l’atleta che più ci aggrada e con il quale, o con la quale, non disdegneremo di trascorrere la notte. Il tutto è molto semplice. Basta avere un PC a portata di mano. Andate sul sito www.voglioluiolei.com e scaricate il software “Nightwithyou”. Dopo aver fatto il download eseguite il programma, rispondete sempre si, accettate le condizioni, e firmate la privacy. A questo punto entrate nel programma. Cliccate su File, aprite la foto del podista che vi piace di più e lo selezionate, cliccate adesso su salva con cognome e lo salvate nella cartella Camera da letto. A questo punto quando rientrate a casa la sera aprite la cartella, cliccate  sul nominativo che avete scaricato e lo troverete sul letto pronto per l’uso. Ricordatevi però, importantissimo, l’utilizzo di un potente antivirus in quanto soprattutto per i maschi se v’infetta un Trojan sono cavoli amari.

E’ tutto per quest’anno. La CorriNuoro si adegua alla tecnologia, va al passo con i tempi. Nel 2012 contiamo di far correre la gara direttamente da casa senza nemmeno doversi spostare. I nostri ingegneri stanno elaborando un software incredibile che consentirà a tutti di poter correre a Nuoro rimanendo comodamente seduto a casa sulla poltrona. Tutto ciò consentirà all’associazione di risparmiare sui costi e agli atleti di non dover rinunciare alla competizione per sopraggiunti impegni. Grazie per la vostra presenza.

generica_06_295x300Amici…

È davvero sconfortante sapere che la maggior parte dei maratoneti è ancora convinta che le radici della Maratona abbiano origine dalla nota storia del militare Filippide che corse circa 40km per recarsi da Maratona ad Atene ad annunciare la vittoria dei greci sui persiani e che successivamente crollò al suolo sfinito senza riprendersi più!!! Filippide fu uno dei pochi greci che i “persiani” misero al tappeto. Tutto ciò non corrisponde al vero. E vi racconto il perché.

Molti anni fa mi recai ad Austin in Texas per vedere un concerto di Springsteen. Durante il concerto conobbi Kate Package una brillante analista anche lei innamorata del Boss. Cantammo tutte le canzoni a squarciagola tanto che Bruce dovette per un attimo interrompere il concerto per chiederci di abbassare un po’ la voce. Lo fece in verità in modo molto cortese. A fine spettacolo ci recammo all’Hilton Hotel….ma questa è un'altra storia che forse un giorno vi racconterò. Trascorremmo dunque una settimana divertendoci molto e forse innamorandoci pure. Per quanto l’amore sia cosa fugace e a volte non sempre nitida. Facevamo all’amore con la S maiuscola anche dieci volte al giorno. Poi dovetti partire perché dovevo finire le dichiarazioni dei redditi dei miei clienti. Ma la prima dichiarazione la feci a lei. “Le sussurrai: ti ritroverò Kate!”. Le chiesi una prova del suo amore e lei mi portò le prove di un omicidio accaduto giorni prima in città. Rimanemmo in contatto e in primavera decidemmo di incontrarci a Boston. Partii con tanti sogni in tasca e la carta di credito appresso. La mattina in aeroporto aspettai l’aereo da Austin ma lei non arrivò mai. Mi mandò un sms nel quale scrisse che si era sposata con Teddy, un giovane vaccaro di Tucson che produceva le famose scatolette di carne in scatola Virginia che facevano concorrenza alla nostra Montana del celeberrimo Ringo, e che non si sentiva di tradirlo. Capii solo in quel momento perché si chiamava Package…un vero pacco!!! Non mi scoraggiai più di tanto e decisi di trascorrere quei giorni da turista. Boston è una bella città e oltre alla rock band dei Boston, ai mitici Boston Celtic e al telefilm Boston Legal aveva anche delle belle biblioteche. Un pomeriggio entrai in una di queste e iniziai a frugare nel settore dedicato allo sport. Boston è forse la più antica maratona al mondo e quindi pensai che potesse esserci qualche interessante libro che parlava esclusivamente di questa grande manifestazione. Una giovane archivista di Denver, nipote dell’indimenticabile John Denver, dal nome di chiare origini italiane che era tutto un “programma”, Jennifer TVsmileandsongs, mi prese per mano e mi portò all’interno di un’ala dove erano sistemati vecchi articoli e riviste sportive dal valore inestimabile. Facemmo all’amore sdraiati sopra il dizionario americano DevotOil. Purtroppo quella scappatella mi fece prendere il virus dell’HIV ma la sera dopo aver preso delle aspirine e qualche antidolorifico guarii del tutto. Il giorno dopo decisamente appagato iniziai la lettura di un agenda del 1897 scritta da John Wall uno studente di una cittadina, dal nome Thonmara, che distava da Boston circa 42 km. Il racconto sin dalle prime pagine mi coinvolse e mi travolse allo stesso tempo. Tutto ciò in cui avevo creduto in realtà era una menzogna!!

John Wall era uno studente modello della facoltà di scienze motorie di Boston. Infatti la mattina studiava e la sera sfilava. Egli era di estrazione sociale umile. Il babbo girava l’america per pagare i crediti di tutti coloro che si chiamavano Tore. Faceva il saldaTore. La mamma invece grazie ad una raccomandazione trovò impiego all’ufficio postale. Addetta alle raccomandate. John era un tipo introverso. Non aveva molti amici. Tra questi c’erano Capitan Findus, Mastro Lindo, Barbanonno e Magilla Gorilla. In casa c’erano pochi soldi e John per recarsi all’Università la domenica, sapete le lezioni si tenevano solo nei giorni festivi, doveva andare a piedi. Per percorrere i circa 42km che rappresentavano la distanza dall’uscio di casa sua all’aula di insegnamento impiegava molte ore. Troppe. Per essere puntuale al mattino doveva partire già dalla sera prima. La cosa non poteva più andare avanti perché era sempre stanco. Un giorno dopo essersi svegliato bruscamente durante la lezione di anatomia decise di dare una svolta a questa situazione. Pensò che, non avendo il becco di un quattrino per pagarsi il carro, l’unica cosa che poteva fare per dormire di più era ridurre il tempo di percorrenza così avrebbe potuto svegliarsi più tardi. Ma come? Correndo e non camminando pensò. Gli studenti che lo videro percorrere a piedi la strada inizialmente lo derisero ma dopo iniziarono ad ammirarlo per la sua tenacia. La domenica mattina per tutti c’era l’appuntamento con John. Giungeva in aula fradicio, disidratato, con le piaghe ai piedi e semidistrutto ma mai domo. Il suo passo era costante, circa 5 minuti ogni chilometro, fino a circa 6 o 7 chilometri da Boston. Da lì John aveva un crollo inspiegabile. In quel punto la ditta McKenzie Costruction stava erigendo una parete di solidi mattoni per delimitare una proprietà privata. Gli studenti chiamarono così quei km “The Wall” come il suo cognome. “Il Muro” di John. Matt Repeat, uno studente brillante di matematica, consigliò a John per vincere il muro di trovare del tempo libero per correre delle distanze medio lunghe a dei ritmi più veloci rispetto a quelli che solitamente teneva mentre si recava a lezione. Matt era uno studente strano in quanto amava sostenere lo stesso esame più volte. Lo ripeteva a volte 3, a volte 4 a volte anche 5 volte in quanto sosteneva che dopo si sentiva molto più preparato. Quindi non fece altro che applicare lo stesso principio alla corsa di John. Creò alcuni algoritmi in base ai quali provò che se John durante la settimana avesse percorso più volte queste distanze fino ad un totale prossimo ai 20 km giornalieri al 99% intorno al 34imo km non avrebbe sbattuto contro il Muro di John. Le chiamò “Ripetute” per magnificare il suo cognome. John fece queste ripetute che Matt gli mandava settimanalmente ed effettivamente si rese conto che andava più forte e che impiegava meno tempo per arrivare all’università. Un primo passo avanti era stato compiuto.

John il sabato sera era solito mangiare amburgher e frittata di piselli. Era il suo piatto preferito. Una sera si sedette a tavola e vide che c’era un misero piatto di pastasciutta italiana di circa 150 grammi. S’infuriò come una bestia contro la madre rea di non avergli preparato il suo piatto del sabato sera. La mamma era così avvilita, mortificata e umiliata che inizialmente pensò di togliersi la vita, poi considerato che era sabato sera decise di togliersi i vestiti e di fare all’amore con il marito. Mai decisione fu così saggia e appagante. Alla fine John mangiò la pasta ma con un muso così grande che sembrava un cavallo. Il giorno dopo si recò all’università e si rese conto da subito che aveva più energie rispetto alle altre volte. Chiese scusa alla mamma e le impose che ogni sabato sera, prima di recarsi all’università, doveva preparargli la pasta o qualcosa equivalente in termini di apporto calorico nutrizionale. Un secondo passo avanti per ridurre quel tempo che da casa lo conduceva all’università era stato fatto. Intanto John iniziò a fare proseliti. Altri studenti di Thonmara iniziarono a recarsi a Boston correndo a piedi. C’era chi ci metteva 3h15…solo John, c’era chi impiegava 4h, chi 5h e via via i più lenti. Ma non importava il tempo che ci voleva ma il significato che quella corsa rappresentava. Se vuoi frequentare le lezioni ci vuole sacrificio, questo era il messaggio recondito. L’importante non era il tempo impiegato ma arrivare comunque a seguire la lezione del professore. La pratica si espanse a macchia d’olio anche nelle cittadine vicine che distavano da Boston 10km o 21km come ad esempio Half Thonmara. Recarsi a lezione a piedi piaceva.

Le prime volte che John percorreva a piedi la strada fino a Boston lo faceva senza bere una goccia d’acqua. Giungeva in classe sempre disidratato. Un giorno intorno al 30imo km incontrò Zach Water un noto rivenditore di acqua naturale che stava scaricando bottigliette d’acqua presso l’unico market, dal nome “Fred’s, water and sport article”, che serviva in quel tratto di strada. Quando vide John s’impietosì e gli porse una bottiglietta. John bevette e si rinfrescò il corpo. Si rese subito conto che l’acqua gli aveva dato nuove energie e vitalità. Lo aveva fatto stare meglio. Il giorno dopo si recò da Zach Water, che aveva uno spirito purissimo, altissimo e levissimo, e gli suggerì di scaricare l’acqua anche presso tutti gli altri market della zona e che casualmente si trovavano distanti l’uno dall’altro ogni 5km. Nacque così la pratica per gli studenti di rifornirsi durante il tragitto pagando pochi centesimi per bicchiere. E tutti lo benedirono. Zach che aveva fiuto per gli affari pensò che oltre all’acqua poteva vendere anche, a seconda delle occasioni, thè, cocacola, saliminerali e altre bevande zuccherate. Dopo qualche anno la sua piccola ditta individuale divenne una società quotata in borsa. Questo fu il terzo passo avanti compiuto da John. Un altro giorno mentre mancavano una 15ina di chilometri John vide sul lato della strada Jack Daniels un ubriacone del posto che tutti chiamavano bonariamente Spugna, John gli urlò da lontano "SPUGNAA" e fu in quell'istante che una signora del posto , Bonnie Casaling, vedendolo accaldato gli lanciò la spugna bagnata che usava per pulire il water di casa. John con riflesso felino l'acchiappò e se la passò sul corpo e ne trasse beneficio. Notò che la temperatura corporea si riduceva. Il giorno dopo si recò alla Spugn Inc. la società che produceva spugne per tutta Boston il cui motto era “Con la spugna John non mugugna”. S’incontrò con l’amministratore delegato al quale suggerì di aprire delle succursali di vendita lungo il tragitto Thonmara-Boston. L’amministratore obiettò che non v’era convenienza economica ma John ribattè che tanti studenti avrebbero acquistato le spugne e che la Spugn Inc. non doveva farsi sottrarre il mercato dalla concorrenza. Quelle parole scaldarono il cuore dell’amministratore delegato che riconobbe in esse il vero sogno americano. Da quel giorno gli studenti che si recavano a piedi benedirono l’arrivo dello spugnaggio. Il quarto passo per rendere il tragitto fino a Boston più confortevole era stato scritto.

Giorno dopo giorno però il numero degli studenti che andavano a scuola correndo a piedi aumentava esponenzialmente. Questa pratica così diffusa incuriosì sempre di più la popolazione che abitava i quartieri che venivano attraversati da questa moltitudine di studenti la quale si affezionò a questa prassi ed iniziò ad incitare gli studenti con bellissimi slogan e a scrivere cartelloni d’incoraggiamento.  “W la scuola”, “Più cultura per tutti”, “Abbasso Gelmini e Berlusconi”. Soprattutto negli ultimi chilometri quando la fatica si faceva insopportabile al limite dell’insostenibilità il calore della gente, che comprendeva bene quanto fosse importante giungere in orario a lezione, diventava l’arma in più per quegli studenti i quali trovavano nuove energie insperate in un saluto o in un applauso per giungere stanchi ma profondamente soddisfatti alle lezioni del mattino. Il market di Zach e la Spugn Inc. nel frattempo avevano difficoltà ad accontentare le richieste degli studenti corridori così numerosi a tal punto che dovettero chiedere aiuto la domenica alle associazioni di volontariato locale che furono ben felici di vendere l’acqua e le spugne per conto delle due società, magari ricavandoci qualche provvigione. Questa corsa alla solidarietà contagiò un po’ tutti. Insieme agli Scout, all’Associazione Cattolica era possibile scorgere le divise dei vigili del fuoco, dei vigili urbani, delle forze dell’ordine, le unità mediche tutti improvvisavano qualcosa pur di facilitare gli studenti a non giungere in ritardo alle lezioni. C’era chi regolava il traffico e non faceva passare i mezzi, c’era chi dava assistenza medica a coloro che erano particolarmente provati, insomma la gente del posto aveva capito che senza cultura, senza lo studio, senza il sapere non c’era crescita e non c’era civiltà. Gli studenti dovevano arrivare in orario alle lezioni ma in condizioni di assoluta sicurezza.

Un giorno John, rientrando a casa fece amicizia con Cindy una giovane bostoniana che si era appassionata anche lei alla pratica del recarsi all’università correndo. I due si frequentarono per un certo periodo e studiarono assieme l’esame di Ping Pong che era propedeutico per sostenere l’esame di tennis. Una sera Cindy si avvicinò a John e gli sussurrò una frase all’orecchio che lo lasciò senza respiro. Essendoci già in quel periodo le intercettazioni telefoniche e quelle ambientali fu facile venire a conoscenza di quella frase, è stato sufficiente prendere i verbali dal tribunale di Milano, che recitava all’incirca così:”Oh John…non è che hai un rotolo di carta igienica a portata di mano?”. John che durante il percorso fino all’università era solito premunirsi per eventuali pit stop indesiderati rispose:”Oh Cindy…sarò la tua carta igienica!!”. Sbocciò l’amore a primo udito oltre che a prima vista. La notte sdraiati sull’erba del parco si rotolarono come cotolette impanate e in virtù della loro assoluta poca dimestichezza con il corpo umano di un altro essere la vicenda non fu senza risvolti comici al limite della farsa. John e Cindy non avevamo mai fatto all’amore e non sapevano niente del sesso. All’epoca non esisteva la Tv e internet. John però sarà stato un ragazzo timido ma non del tutto stupido. Portò con se un libro dal titolo “Il manuale dell’amore”. Iniziò a leggere: “L’uomo con trasporto passionale allunga la sua mano tremante a palmo aperto sul soffice seno della donna. Lei se approva il suo gesto emette un caldo ed ululante aahh. Aiutarsi anche con i piedi qualora la superficie delle rotondità femminili fosse molto ampia”. John replicò alla perfezione il gesto descritto e Cindy dal canto suo ululò fino alle prime luci dell’alba. Dopo aver letto il capitolo nono che descriveva la posizione del buon samaritano John s’incuriosì molto di un appendice che parlava di un prodotto particolare che andava utilizzato solo in situazioni di estrema difficoltà. La Vaselina. Nonostante i due lessero per tante volte quel capitolo non riuscivano a comprendere bene la funzione di questa pasta opaca e semitrasparente. Serviva per lubrificare alcune parti non ben chiare del corpo umano. I due nell’oscurità della notte provarono a spalmarla ma senza successo. John alla fine si arrese ed irretito si rivolse un po’ seccato a Cindy:”Basta! Non vedi il casino che stai combinando? Me l’hai sparsa sui capezzoli, tra le dita dei piedi, sotto le ascelle, nell’inguine!!! Adesso basta. Probabilmente ha una funzione che noi ancora non percepiamo!! La mattina dopo John doveva recarsi all’università e non fece in tempo a farsi la doccia. Corse con la vaselina sul corpo ma da subito intuì che quella sorta di gelatina era di conforto. Non sanguinava più dai capezzoli e non gli uscivano le vesciche ai piedi. Da quel giorno acquistò tubetti di vaselina in quantità industriali. Il 90% la utilizzava per recarsi a lezione il restante 10% la notte…dopo che capì dove andava posizionata.

Intanto recarsi all’università a piedi iniziava ad essere qualcosa di più per gli abitanti di Thonmara. Inizialmente poco importava del tempo che si impiegava, l’importante era non giungere tardi a lezione, ma dopo un po’ iniziarono le piccole rivalità tra studenti che tra di loro confrontavano i tempi d’impiego. Le frasi erano del tipo:”Io ci ho messo 3h12! Io mi sono migliorato di 3 minuti; c’era vento ed ho dovuto rallentare;”. Insomma stava nascendo una piccola competizione. Ma i riscontri erano poco attendibili. Ognuno usava la “Cipolla” che andava ricaricata continuamente. Era facile che qualcuno facesse il furbetto.Un giorno John stava correndo con Bill e Jimmy. Mentre percorrevano la strada che da Thonmara portava a Boston i tre discutevano animatamente sui tempi che facevano. Ognuno metteva in discussione il tempo degli altri. La strada, prevalentemente di campagna, era piena di uccelli di ogni tipo e quindi oltre alle loro voci non si sentiva altro che il cinguettio di questi. Cip, cip cip. Ad un certo punto John ebbe una grandissima idea. Disse a Jimmy che era iscritto alla facoltà di Tecnologia Avanzata:”Jimmy!! Ma da voi non riuscite ad inventare un sistema che rilevi i tempi di percorrenza in modo preciso partendo da un punto e arrivando ad un altro punto?”. Jimmy rispose che lo stavano studiando da tempo ma che non lo ultimavano in quanto non sapevano a cosa sarebbe potuto servire. Ma adesso aveva la soluzione al dilemma. Si doveva trovare un nome adatto, ma i 3 non riuscivano proprio a trovarlo fino a quando Bill esclamò:”Che palle questi uccelli con questo Cip Cip continuo!!”. Fu in quel momento che John disse:”Chiamiamolo Cip e vaffanapoli al resto!”. I tre furono d’accordo però dopo decisero di aggiungere un h e chiamarlo Chip in quanto temettero che alla camera di commercio di Boston Cip fosse già stato registrato da qualche aquila o da qualche passero. Meglio evitare beghe legali.

Durante il tragitto i 3 si stuzzicarono molto e la rivalità raggiunse livelli esasperati fino a quando John non sopportò più la cosa e fece una scommessa con gli altri 2. “Io sono convinto che se dovessimo partire tutti e tre da Thonmara nello stesso preciso istante arriverei per primo a Boston!”. Gli altri due accettarono la sfida. Rimaneva solo da decidere il giorno. Era metà Marzo e i tre stabilirono che andava bene la domenica di metà Aprile. La voce iniziò a girare a Boston e in tutti i luoghi ad essa vicino. Tre studenti si sfidavano per percorrere nel meno tempo possibile il tragitto che dalla piccola cittadina di Thonmara portava alla grande Boston. L’evento era clamoroso perché quello che fino a quel giorno era un semplice spostamento di pendolari prendeva la forma di una competizione sportiva mai verificatasi prima. I giorni passavano rapidamente e i tre iniziavano a sentire l’emozione della data che si avvicinava. Purtroppo all’ultimo momento si dovette decidere di spostare il tutto al lunedì in quanto di domenica c’era già fissata una manifestazione con tanti portieri di tante discipline sportive che prendeva il nome di Parata. Arrivò finalmente la fatidica data. I tre erano già di primissimo mattino nella piazza dove tutto avrebbe avuto inizio. I giorni precedenti si erano recati in tribunale per cercare alcuni Giudici che controllassero la regolarità della cosa ed inoltre dettero mandato ad una ditta che fabbricava i metri da sarti di misurare il percorso. Dalla Piazza centrale di Thonmara al piazzale antistante l’Università c’erano esattamente 42 chilometri e 195 metri. Intanto gli amici dei tre avevano allestito una zona di partenza ed una zona d’arrivo e per dare più colore alla manifestazione comprarono una scatola di pennarelli. Al via John ebbe un idea incredibile. Per correre più veloce doveva essere più leggero onde per cui si tolse i pantaloni e la maglia e rimase in boxer e canottiera stile Bossi. Nacque così il primo completino ufficiale che John abbinò alle scarpe con le quali era solito giocare a Tennis il giovedì. Le scarpe da tennis. Rimaneva ancora una cosa da risolvere. Il Giudice supremo della corte di Cassazione che stava all’arrivo poteva non riconoscere i tre studenti per questo all’ultimo istante John ebbe un'altra grande idea. Tracciamo un numero nella parte più visibile del corpo così chi ci vede arrivare non prende il nome bensì il numero. Ci fu qualche problema per individuare la parte più visibile in quanto si mormorava che Bill fosse mooolto dotato!! Alla fine per non aumentare il numero di volatili sul percorso si optò per disegnare i numeri sul petto dei concorrenti. Nacquero così i primi pettorali di gara. Era tutto pronto, i tre erano sulla linea di partenza ma non riuscivano a sentire il giudice di gara in quanto il pubblico presente che li incitava era numeroso e chiassoso. Ci voleva un fono molto grande, grandissimo suggerì qualcuno…un megafono!! Ma in quel preciso momento a pochi metri da loro Jack Mallop un ladro di Kansas City veniva inseguito da una pattuglia di poliziotti dopo un furto di elastici al supermercato. Tony Manetta il poliziotto di quartiere per fermarlo tirò fuori la pistola e sparò un colpo in aria. I tre studenti spaventati partirono a razzo e fu così che iniziò la prassi di sparare un colpo in aria alla partenza delle gare. La gara fu subito emozionante. Nel percorso c’era anche Micky Pellicola un pittore che disegnava velocemente gli studenti mentre correvano e che a fine gara vendette i suoi quadri ai tre. Nelle edizioni successive col crescere dei partecipanti si munì di una macchina fotografica Kodak. I tre si sorpassarono a vicenda per tutti i 42 km ma verso la fine John quando oramai mancavano solo 195 metri riuscì a tirare fuori qualcosa in più che lo fece prevalere sui due amici. Giunse a braccia alzate sotto due ali di folla.  Proprio sotto il traguardo la signora Raquel Pullover stava lavorando a maglia e non si rese conto che il filo di lana che stava utilizzando per fare il maglione al figlio si era impigliato alle due estremità. John tagliò per primo il filo e i giudici decisero che da quel momento  le vittorie si sarebbero potute decidere sul filo di lana!! Il tempo conseguito fu strabiliante. 2h59’59’’. Nessuno degli studenti era mai riuscito a scendere prima sotto le 3 ore!!! All’arrivo c’era una bella ragazza che stava mangiando un gelato e che lo volle abbracciare. Nella foga gli imbratto la canotta!! Nacque così la prima vera ed umilissima medaglia. Il Sindaco della città di Boston fece i complimenti a John e agli altri due concorrenti elogiando l’impresa di 3 uomini che per la prima volta nella storia percorsero 42km195 metri sempre correndo. Alla domanda dei giornalisti su come si chiamasse questa strana competizione il Sindaco rispose che sarebbe stato giusto chiamarla con il nome della cittadina che ne aveva dato i natali “Thonmara”. Ma un produttore di pesci fritti del luogo disse che Thonmara era il nome della sua attività registrato in camera di commercio e che non voleva che i suoi pesci fritti si confondessero con quell’assurda pratica sportiva. Dopo un rapido colloquio si optò per spostare le prime 4 lettere della parola alla fine della stessa e ne venne fuori il nome Marathon che piacque da subito a tutti. Nel 1897 di lunedì si svolse la prima Maratona (parola italianizzata) di tutti i tempi di Boston che ad oggi risulta essere la più longeva di tutte.

John Wall morì nel 1918 senza riuscire a laurearsi. Una mattina uscendo di casa venne travolto da una mela gigante caduta ancor oggi non si sa da dove. Anni dopo per ricordare le sue gesta la città di New York gli dedicò la maratona che prese il nome di “Maratona della grande mela”. Cindy si sposò con Jack Vaseline il ricco magnate proprietario della “Vaseline corporation”. Nel loro rapporto non ci fu grande amore né passione…ma non mancò mai la Vaselina.

Questo è il susseguirsi di eventi che portarono alla nascita della prima edizione della Maratona di Boston. Alcuni particolari forse sono un po’ romanzati, ma all’incirca è così che tutto ebbe inizio….e che tutto non avrà mai fine. Alcuni atleti isolani si recheranno lì a breve per la 115 esima edizione. Se avete tempo recatevi alla tomba di John e portategli un mio saluto.

cani_gavoi_600x450

Tutto è pronto per Domenica ad Ozieri. La cittadina logudorese aspetta l’intero anno per abbracciare la comitiva di podisti che numerosa si riversa all’inizio della primavera. Ma nella notte esplode la bomba che nessuno si aspetta. Luigi Mundula patron della manifestazione e stimato veterinario viene arrestato. Prelevato dai carabinieri alle 3 del mattino mentre corre un lungo nella stanza del soggiorno non ha parole per capire cosa gli sta cadendo addosso. L’accusa è di quelle pesantissime. Violenza sessuale reiterata nei confronti degli animali che è solito visitare e curare. I carabinieri erano sulle sue tracce già da tempo. Pare che qualche telefonata anonima fosse giunta al comando i mesi precedenti con non troppe velate accuse sulla sua torbida attività. Il maresciallo Augusto Intercetta soprannominato il Segugio dall’Associazione Cacciatori del Logudoro, dispone che il cellulare del Mundula venga controllato 25 ore su 24, a tal fine da disposizione affinché gli orari degli orologi vengano portati un ora indietro.  Inoltre telefona alla Regina d'Inghilterra e chiede cortesemente che nel Big Bang si faccia spazio per aggiungere un'altra mezzora. Quelle che potevano sembrare inconsistenti telefonate anonime a scopo delatorio si sono invece rivelate importanti prove a carico dell’accusato. Riportiamo uno stralcio della telefonata avuta con una pecora di Pattada della quale non si forniscono le generalità. Mundula: Bee come stai? Pecora: Bee! Mundula: Bee-ata Te! Pecora: Bee. Mundula: Bee, mi sa che stanotte ti questiono? Pecora: Be..be…be. Mundula: Bee, se non ti lasci questionare ti metto dentro un cuscino! Pecora: no, allora va bee. E anche la telefonata con una mucca dell’Anglona non lascia spazio a dubbi. Mundula: Moo vengo da te e da quella vacca di tua madre. Mucca: Mooo. No mia madre non vuole più mettere le corna a suo marito! Mundula: Guarda che ti faccio diventare un Alpenliebe. Non ti preoccupare tanto cornuto è cornuto rimane.cani2_gavoi_600x450

Insomma piano piano si costruisce il castello accusatorio che pare essere incrollabile. Ma la prova definitiva si ottiene seguendolo in città. Un detective privato scatta alcune foto nelle quali il Mundula è ripreso in inequivocabili atteggiamenti nei confronti di una cagna vedova. Riportiamo la foto in prima pagina fornita dal fotografo John Scatt. A questo punto l’arresto è inevitabile. A casa del Mundula vengono rinvenuti alcuni macabri trofei delle vittime. Una coda di coniglio, una penna d’uccello per scrivere, una bandiera zebrata, una foto della savana, quel serpente di Tore Scanu e altro. Le voci si spargono per Ozieri e si ritorna indietro nel tempo quando qualcuno asseriva che da giovane il maratoneta ozierese pare fosse stato più volte accusato di molestie nei confronti di alcune cavalle dell’ippodromo di Chilivani. Ma la famiglia riuscì a mettere tutto a tacere comprando il silenzio di Furia e Black Stallion. Le male lingue dicono che ci provò anche con Laessie. Per questo il cane aveva tutto quel bisogno di tornare a casa. E pare che sia sempre lui il famoso Vagabondo citato in Lilly che tanto la fece soffrire.
Si mormora che il Mundula sia stato torturato fino alle 8 del mattino. Inizialmente facendogli graffiare con le unghie la lavagna, poi facendogli toccare il polistirolo, infine facendogli vedere le immagini della sconfitta dell'inter contro la Juve all'andata. Ma sembra che il nostro abbia parlato solo dopo che il maresciallo ha iniziato a distruggere tutti i dischi contenenti la canzone di Massimo Ranieri "Perdere l'Amore".

In attesa di nuovi sviluppi. La redazione ed il vostro Luis the Pen cercherà di carpire altre informazioni che rendano il quadro della vicenda, si spera per Gegia, meno torbido.

ser_biderosa_295x300

Luigi Mascia, noto nell'ambiente podistico come Ser Mutanda, nacque il 25 dicembre in una stalla in un piccolo paese di nome Betlerre (comune da sempre apparentato al più noto Betlemme di Cisgiordania memoria) 2009 anni fa. Il nostro però, non sopportando il fatto, che fuori dalla capanna non vi fossero né i personaggi del Presepe né il Bue e l'Asino, bensì un Maiale ed una Vacca, e soprattutto vedendo al posto dei Re Magi dei semplici Principi decise di ibernarsi e rinascere in altra data nel 1967. A Nazaret l'Arcangelo Banneddu (molto meno noto di Gabriele) annunciò alla Mamma che avrebbe partorito una fetecchia. Il parto della mamma fu molto doloroso e delicato in quanto il nostro nacque con due piccole malformazioni: il gomito sinistro molto pronunciato verso l'alto e il Pipino un po' sotto la media del momento. Superato lo shock dei primi giorni i genitori decisero di mandare il piccolo Luigi in un asilo nido del Kentucky in quanto avevano letto sulla settimana enigmistica che era la regione con il più elevato numero di parti di bambini molto bruttini. La particolarità dell'asilo nido Kentuckyano era che il nido non era quello di un piccolo passerotto bensì quello di uno sparviero dall'istinto particolarmente aggressivo. Luigi Mascia venne allattato inizialmente da una femmina che gli insegnò l'arte dello sgomitare. Dopo qualche anno tornò in Sardegna dopo aver appreso a pieno l'arte del saper ottenere tutto facendosi largo a sgomitate. Il suo percorso scolastico non fu privo d'incidenti e di umiliazioni. Non aveva molti amici in quanto veniva deriso perché affermava di essere lui il vero Gesù bambino, ma l'unico miracolo che riuscì a compiere fu quello di trasformare il pane in pane raffermo! Un giorno mentre provava a trasformare l'acqua in vino spremendo con le mani in una bacinella, colma di acqua San Giorgio, l'uva acquistata dalla sorella si rese conto che forse non era lui il messia. Decise a quel punto di provare a diventare un insegnante di danza ritmica maschile. L'inizio fu davvero duro in quanto il tutù nero che acquistò metteva in mostra un rilievo quasi inconsistente.A scuola non brillava molto. Aveva difficoltà nell'apprendere le lettere dell'alfabeto. Durante un corso di sopravvivenza l'istruttore dovette infatti insegnargli "l'analfabeto morse". Inoltre la sua fama di attaccabrighe lo portò spesso a bisticciare con l'italiano  tanto che la maestra gli dava sempre 2. Ma anche in storia non eccelleva, difatti era l'unico a non aver mai avuto una storia con le compagne di classe. L'insegnante alla domanda: "Chi pronunciò queste parole."Bruto, anche tu figlio mio?". Si sentì rispondere: "Mio padre e mia madre tutti i giorni signora maestra". Anche in matematica zoppicava non poco, ma si pensò fosse dovuto al fatto che frequentava un tale con una gamba artificiale. All'età di 18 anni circa venne accusato del reato di "piedofilia" in quanto venne trovato in macchina intento a baciarsi i piedi. Patteggiò la pena e per tre mesi dovette lavare i piedi dei fedeli nelle chiese prima del Giovedì Santo. All'età di 20 anni si arruolò nei paracadutisti ma venne congedato dopo pochi mesi in quanto i paracaduti non volevano saperne di essere indossati da chi si era macchiato del crimine di piedofilia. A nulla servì l'acquisto di Termozeta lo smacchiatore che leva anche le macchie più difficili. Intanto in quei pochi mesi gli venne affibbiato anche il nomignolo di Ser Mutanda la cui origine pare fosse dovuta al fatto che il nostro era solito utilizzare mutande troppo grandi rispetto al contenuto da portare. Una volta congedato iniziò un periodo molto difficile della sua vita. Aveva molta difficoltà nella ricerca di un lavoro. Pensò di risolvere il problema recandosi da un ferramenta ed acquistando migliaia di chiavi....forse così anche trovando le porte chiuse sarebbe riuscito ad aprirne qualcuna. Per un certo periodo venne assunto in un peschereccio. Inizialmente gli vennero affidati gli incarichi più umili e anche pericolosi. Iniziò facendo l'esca nella caccia al pesce spada. Poi venne promosso rete nella pesca delle sardine. Infine il comandante vedendone il grosso potenziale gli propose di fare la scialuppa di salvataggio quando il mare era in burrasca. Dopo qualche tempo Luigi andò via non senza rimpianti in quanto un suo lontano parente proprietario di un camion autospurgo gli propose un lavoro di tipo amministrativo. Doveva ripulire le cisterne al loro rientro. Non fu molto fortunato nemmeno nel cinema. Le uniche parti che riuscì ad ottenere furono nel titolo del film "Il buono, il brutto e il cattivo" dove era il secondo e nel film Titanic dove ebbe l'importante parte dell'Iceberg. Gara_Terni_295x300L'Amore. L'amore è un capitolo importante e doloroso del nostro in quanto il fatto che come segno zodiacale fosse Vergine venne vissuto da Luigi come una maledizione. Ma una notte di aprile, quando il crepuscolo creava giochi di luce incredibili....successe qualcosa che lo cambiò per sempre. Percorreva una strada poco illuminata quando sbucò all'improvviso Aurora la donna bionda che fa rima con Mora. Lei si avvicinò a lui, nonostante fosse cieca l'ho guardò negli occhi e gli sussurrò nell'orecchio:"Primo pelo solo venti". Luigi sbandò. Non aveva mai sentito livelli così alti di poesia. Iniziò a tremare come la foglia di fico di Eva quando vide Adamo nudo. Il suo corpo cominciò a surriscaldarsi, il sudore bagnava la fronte e le ascelle, i brividi erano scosse di terremoto dell'ottavo grado della scala Ritcher, la saliva scendeva come cascate del Niagara....le mani iniziarono ad avvicinarsi a quella pelle vellutata dopo un bagno di latte di mandorla....quando all'improvviso si ricordò di aver dimenticato il portafoglio! La delusione fu talmente cocente che Luigi decise che non avrebbe mai amato più una donna in vita sua. Non chiuse le porte invece per un eventuale storia con qualche California Dream. Solo in età adulta Luigi si appassionò della corsa. Il tutto successo dopo una rapina in un negozio che vendeva aglio e cipolla. Il commerciante lo inseguì per 10 km senza perdere mai terreno e Luigi dovette solo ringraziare l'attacco di cuore che finì il povero derubato altrimenti, con ogni probabilità, avrebbe chiuso la sua prima Ultramaratona. Inizialmente i risultati stentavano ad arrivare in quanto aveva dato un indirizzo sbagliato. Per migliorare le sue prestazioni ed esaltare il suo potenziale decise allora di andare a lavoro in autobus senza mai acquistare il biglietto. Le fughe dai controllori lo resero fortissimo sul breve ma per dire la sua anche sulla distanza più lunga allenò molto il suo gomito che aveva un po' trascurato negli ultimi anni. Con l'episodio triste di Ozieri la sua nomea valicò anche il San Bernardo ed oggi Ser Mutanda è uno dei Corsardi più temuto nell'ambiente. Solo da pochi anni ha conosciuto la nota "Biondina" sempre fianco a lui...ma non tutti sanno che il suo vero nome era Romualdo prima di recarsi a Casablanca.

luigi_mundula_ny_295x300

Luigi Mundula è nato ad Ozieri il 6 Giugno 1944. Ma essendo di carattere un po' cacasotto nel momento in cui stava venendo fuori dal grembo materno vide una tv trasmettere le immagini dello sbarco in Normandia che lo spaventò talmente tanto da indurlo a farsi abortire per poi rinascere nel 1958 in un periodo decisamente più stabile e tranquillo. Il primo periodo di vita del nostro Gegia non fu per niente facile, spesso i genitori molto impegnati con il lavoro lo lasciavano in custodia ad un vicino di casa possidente terriero e proprietario di una delle più grandi aziende bovine del posto. Gegia fino alla tenera età di 6 anni non aveva amici e trascorreva gran parte del tempo libero in compagnia di Fausto un Toro da riproduzione che si era molto affezionato a lui. Sicuramente tutti quegli anni tra tori, vacche, maiali e pecore lo portarono più avanti ad indirizzare i suoi studi all'Università di Veterinaria. A 7 anni trascorse 1 mese intero rinchiuso in cantina a piangere quando venne a sapere che Fausto avendo terminato la sua funzione principale di Toro da monta venne trasferito in un macello ed abbattuto. Si consolò solo dopo che il padre lo convinse che non era stato ucciso bensì trasformato nella bandiera granata del Torino. I suoi primi anni alle scuole elementari non lo videro brillare per acume e dedizione agli studi. I suoi voti oscillavano tra il 3= e il 4+ tranne che in storia materia della quale si appassionò da subito. Difatti trascorreva le notti a guardare History Channel alla pay tv nonostante all'epoca ancora non esistesse, ma lui si sentiva più avanti degli altri. Venne bocciato in religione in quanto smise di frequentare le lezioni il giorno che sentì la madre urlare al marito in un accesa discussione:"BASTA! Non c'è più religione". La matematica non era il suo forte infatti una notte vide un uomo che si appartava con una donna senza il pianificatore familiare e da lì dedusse che 1 + 1 se riesci ad aspettare 9 mesi a volte fa 3 e se sei sfortunato può anche fare 4 o peggio ancora 5. In geografia non riusciva a memorizzare i nomi dei laghi e questo lo portava a dire scemenze come il Lago di Pino e il lago da cucire. Quando faceva sport era molto maleducato tanto che l'insegnante scrisse nella pagella che lui faceva "Maleducazione Fisica". All'età di 16 anni s'innamorò per la prima volta. Lei si chiamava Matilde ed era una figurina raffigurante una lavandaia che usciva nei barattoli dei detersivi Dixan. Purtroppo un giorno si dimenticò di toglierla dai pantaloni così che quando la madre tolse il bucato dalla lavatrice era completamente sparita. Il dolore fu così devastante che i genitori dovettero comprargli la bambola di Barbie per farlo rinsavire ma il legame non funzionò in quanto Gegia bisticciava sempre con Ken. Ma il vero amore Gegia lo scoprì solo 10 anni dopo all'università. Era una giovane del Paraguay nota nell'ambiente per essersi fatta tutto il corso compreso professori e personale amministrativo. La sua prima notte d'amore resta ancor oggi indimenticabile. Quando lei sfiorò i suoi capelli lui aveva già consumato un pacco da 25 di Durex. Con lei condividevano tutte le passioni. Trascorrevano le giornate a catalogare insetti e zanzare, amavano andare nei cinema a luci rosse con tanto di elmetto da contraerea, gli piaceva tanto contare i gradini delle scale condominiali ma soprattutto con lei Gegia aveva capito la differenza tra un Toro e una donna. Tra le poesie a lei dedicate e sapientemente raccolte e rilegate in un volume introvabile ve ne è una che ha scaldato il cuore di molte vacche dell'epoca. Iniziava pressappoco così:"Il Toro è nero e tu sei Bionda con lui faccio il coro con te amo giocare con la fionda." Il testo continua con momenti lirici di una bellezza struggente che portarono la Paraguaiana dal nome Conchita Milaponese a sentirsi soffocata da tanta bellezza così tanto che decise di fuggire con un ergastolano di Nugheddu San Nicolò in Corea del Centro. Intanto Gegia cresceva con gli anni e iniziava a prendere consapevolezza del suo corpo che di giorno in giorno si arricchiva di nuovi particolari come del buffo malloreddoso spuntato poco sotto la pancia che tanto divertiva le amiche del quartiere. GegiaMundula_295x300All'età di 26 anni Gegia venne chiamato ad adempiere ai suoi doveri verso la patria. La sua collocazione nell'esercito era difficile ma alla fine il Colonnello Rigadritto decise che essendo bersaglio dell'ironia dei commilitoni il corpo più adatto era quello dei Bersaglieri. Gegia ricevette un incarico molto delicato dal Comandante della Compagnia. Doveva tutte le mattine contare le vesciche nei piedi dei bersaglieri. Finito il Militare Gegia si laureò in veterinaria ma prima di divenire quella la sua professione svolse alcuni lavori umili per racimolare qualche spicciolo per poter andare il sabato sera a giocare a dama al circolo delle vecchie e rachitiche zitelle. Per 3 anni seguì un corso da domestico in quanto sperava di essere assunto alla Fin-domestic. Poi svolse nell'ordine: Il contatore dell'Enel nel condominio di Via Turati 4, l'ombrellone spiritoso da spiaggia a Santa Teresa di Gallura, il consegnatore di brutte notizie a Paulilatino (ma rischiò il linciaggio), le strisce pedonali di via Trieste a Bauladu. Solo dopo un po' di anni e qualche umiliazione capì che forse doveva sfruttare di più il suo titolo per questo si recò dal non plus ultra dei veterinari in Sardegna tale Mario Bitti che lo guardò negli occhi e gli disse:"Oggi ho visto il futuro del r'n'r, e non sei tu". Quelle parole furono da sprono e dopo innumerevoli sacrifici finalmente trovò una sistemazione ad Ozieri che lo rese indipendente economicamente. Oggi possiamo tranquillamente affermare che non esiste bovino nel logudoro che non abbia fatto l'amore con Gegia almeno una volta. Intanto in lui maturavano dentro due grandi passioni. Una era il Milan, anche se lui va in giro con la maglia nerazzurra, e l'altra la corsa. Inizialmente quando un conoscente, in quanto non aveva amici, gli propose di darsi alla corsa per stare meglio fisicamente lui si recò in una concessionaria Opel e acquistò l'ultimo modello. Ma dopo un po' di tempo si rese conto che non solo non dimagriva guidando ma addirittura spendeva un sacco di soldi in carburante. Il suo amore per la Maratona nacque all'improvviso una mattina di febbraio quando si recò in campagna per visionare un discreto torello portato dall'Olanda. Gegia non era a conoscenza che in Olanda le vacche sono tutte bionde quindi il torello vedendolo arrivare ebbe l'impressione di essere di nuovo a casa nei paesi bassi e iniziò la sua rituale fase di corteggiamento nei confronti del biondone di Ozieri. Quando Gegia capì quali erano le sue reali intenzioni dovette fuggire, aveva rimosso il suo passato andando da uno psicologo ipnotizzatore, ma il torello si fermò sfiancato solo dopo 42 km. Quella fu la prima Maratona che corse il nostro CorSardo che ancora oggi ha molta nostalgia di quel tempo. Nonostante l'amore per la corsa Gegia cercò di primeggiare in altri sport dove venivano esaltate le sue doti atletiche. Tra questi ricordiamo il Triathlon Moderno tre discipline in una. Gli sport erano Rubamazzetto, Bandierina e Moscacieca. Provò anche a far parte della squadra di calcio di Ozieri ma l'allenatore non lo vedeva bene come punta e preferì posizionarlo lateralmente...molto lateralmente, praticamente lo posizionò nel campo da calcio adiacente a quello in cui si svolgevano le partite. Il resto è storia recente. Gegia è a tutti gli effetti un grande dei CorSardi che come ognuno di loro nasconde alcuni segreti del suo passato irraccontabili.

losgomitatore_solitario_295_300Se non avete aperto occhio tutta la notte dopo aver visto al cinema 4 Colonne "Non aprite quella porta!!!", se da quando avete visto Halloween girate sempre con un ascia nella tasca interna del giubbotto, se Jason di "Venerdì 13" è più terrificante del viso della vostra fidanzata al mattino presto allo svegliarsi quando il gallo fa chicchiricchichi, se Freddy Kruger quando accarezza il vostro viso è più delicato delle carezze di vostra moglie....beh allora non potete proprio perdere il nuovo spaventoso, orrendo ed agghiacciante film del noto regista giapponese Toshiro Micaghai.

Dai produttori del pluripremiato "Dracula contro i 7 del Padre nostro", e dai costumisti del celeberrimo capolavoro hard "Quella vacca sa da fare" la Ser Mutanda Universal Pictures è felice di presentare: "Supergigik contro lo Sgomitatore Solitario".

La Trama: Il mondo del podismo isolano è in fibrillazione. Da un po' di tempo durante le manifestazioni si verificano casi di un efferatezza unica. Gira la voce che ci sia un terribile serial Killer che uccide le sue vittime a colpi di gomito!!! Lo Sgomitatore Solitario così come è stato rinominato altro non è che un perdente che nella vita ha ricevuto solo gomitate nelle mandibole da quando è nato. Purtroppo la sua fragile stazza fisica e la sua esile corporatura hanno fatto si che quando cercava di fuggire veniva sempre raggiunto e coperto di botte. Ser Mutanda Mascia dopo aver subito le peggiori angherie dal mondo si rifugia nell'alcool. E' così che nelle peggiori balere di Caracas impara ad alzare un po' troppo il Gomito. Ma una notte rientrando, con andatura barcollante, a casa viene punto da una Blata radioattiva che era fuggita da un misterioso laboratorio di analisi della Cia a Quartucciu . L'indomani mattina si rende conto di aver acquisito i poteri dell'insetto schifoso ed è così che decide di sfruttare a suo favore questi poteri per vendicarsi di coloro che lo raggiungevano sempre trasformandosi nel pericoloso e insensibile Killer "Lo Sgomitatore Solitario". Il Killer si infiltra nelle gare e all'arrivo uccide il malcapitato di turno con la famigerata Gomitata Cosmica. Solo l'arrivo del Supereroe Supergigik riuscirà a fermare la sete (e l'oto) di vendetta di Ser Mutanda. Dopo una furiosa lite a colpi di ripetute sotto i 3'30'' a km Lo Sgomitatore sfinito riconosce la netta superiorità del nostro beniamino. Il Killer verrà condotto in carcere e messo nella stessa cella con il francese Jean Culettin con il quale instaurerà una bellissima storia d'amore.

Il film non è solo un eccezionale racconto Horror. E' anche una metafora della vita. Rappresenta la metamorfosi che tutti noi potremmo subire qualora la vita ci riservasse un triste destino fatto di violenze e soprusi. Ma anche questa volta il bene rappresentato dall'eroe Supergigik, in "odore" di Oscar, trionferà sul male rappresentato dal Mascia, in "puzza" di Grammy Award. Il film uscirà questo fine settimana in 890 sale in tutta Italia e sarà preceduto da un interessante convegno dal titolo "Il Gomito del Tennista".

 

 

 

 

caso_moggi_005Il CIO, ha deciso, dopo una serie di consultazioni, di affidare a una Commissione Etica la querelle che vede protagonista il super eroe Supergigik, il Comitato organizzatore della Maratona del Condominio (III trofeo Maccoeconcas) e l'Istitute di Vigilantes Antitruffateur de Paris, che a detta sua ha smascherato con prove inconfutabili la prestazione del vincitore di questa edizione, risultando positivo al controllo Antidoping. La Commissione sarà affidata a cinque saggi, i quali avranno il duro compito di verificare l'attendibilità delle prove fornite e naturalmente le controprove della parte squalificata che, ricordiamo è seguita dall'illustrissimo avvocato Cappioalcollo esperto in materia, avendo già in passato difeso per il medesimo reato, personalità illustre, quali il giocatore di Shangai il cinese Bastoncin, e la campionessa mondiale di Bingo la Nigeriana Bunga Bonga. I cinque saggi prescelti sono il General Manager Luciano Moggi, l'Immobiliarista Stefano Ricucci, il banchiere Gianpiero Fiorani, il fotografo Fabrizio Corona e l'inquilino del secondo piano del condominio dove si è tenuta la manifestazione Giuseppe Francavilla. C'è incertezza solo sull'ultimo nominativo, in quanto lo stesso risulta non avere ancora pagato le quote condominiali del bimestre marzo/aprile 2009. Verrebbe se confermata questa indiscrezionalità, a mancare il requisito Etico determinandone l' esclusione. Al suo posto possibile la nomina di Sergio Cusani consulente finanziario di professione. La vicenda sta prendendo una strada difficile e molti sostengono che passeranno anni prima che sia fatta chiarezza. Anche il Papa Ratzinger nella sua Omelia domenicale, di fronte ai suoi fedeli, lancia un pesante Appello: Nel mooondo ci vuolle più ammorrree e non aggggiungo altrrro!!. Questa frase è stata da tanti interpretata come l'appello rivolto alla signora Alda " sosemperecalda" a donare tutti i suoi Tutturreddoso ai più bisognosi. Le frasi del Santo Padre sono subito rimbalzate a Wall Street causando panico totale. Gli indici azionari archiviano la seduta in forte perdita, in particolare i titoli più danneggiati, quelli del comparto alimentare e delle società quotate in borsa che producono Tutturreddoso. Intanto nella sede sociale del Circolo Sportivo Atletica Amatori Nuoro nella notte si assistono a dei veri pellegrinaggi in favore e contro lo stesso Super Eroe. Lo slogan più utilizzato in favore di Supergigik è quello che dice: " Il Condominio ho dominato, i tutturreddoso non mi hanno aiutato " . La controparte " Pura " per definizione , invece si sfoga urlando: " Supergigik truffatore, lascia il trono per favore!. Nei prossimi giorni, nuovi dettagli di questa vicenda, che sta tenendo il mondo del podismo planetario con il fiato sospeso. Una notizia dell'ultima ora parla di una inchiesta aperta dalla procura di Caltanisetta che ha chiesto gli atti della vicenda! Se fosse confermata, si passa dunque dalla giustizia sportiva, a quella ordinaria.

luisthepen_295x300In merito alla recente e immotivata squalifica di Supergigik, vincitore della IV edizione della Maratona del Condominio di Via Isonzo 10 a Nuoro, da parte del fantomatico Comitato Organizzativo coadiuvato dall'inesistente e inconsistente Istitute Vigilantes Antitruffateur de Paris (che ricordiamo è sotto inchiesta per truffa aggravata nonché già giudicata e condannata in passato per imbrogli e frodi varie a scapito di atleti vincitori di manifestazioni diverse) il sottoscritto Avvocato Gennaro Cappioalcollo legale del signor Stefanopoli mio assistito intende fare chiarezza sulle accuse riportate dagli organi di stampa.

Primo non è assolutamente vero che il mio assistito abbia fatto uso di sostanze dopanti presenti nei Tutturreddoso della signora Alda anche nota "Soe sempere buddia". I fatti raccontati dal fantasioso giornalista Mario Deformo in realtà si sono svolti in codesto modo. Intorno al 33esimo km per i maschi che salivano e 27esimo km per le donne che scendevano vi è stato un incontro del tutto casuale tra i protagonisti. L'atleta ukraina Svetlana Facilona, come s'intuisce dal cognome, incoraggiava il messicano Miguel Muisalida ad un pit stop rigenerante con reciproco scambio di favori del genere Haaard. Muisalida, il cui cognome aveva tratto in'inganno l'ukraina, accettava di buon grado in quanto pur essendo nato a maggio di segno zodiacale risultava ancora vergine e non toro come pareva logico a tutti. Alla richiesta di una perlustrazione approfondita del sottomutanda da parte del messicano la Facilona esclamava:"Ma quale Muisalida...qui è tutto in discesa. Si vergogni e se ne vada". Solo a quel punto entrava in gioco Supergigik che vedendo l'Ukraina a pezzi e con il cuore infranto e disilluso tirava fuori il "meglio" di se. Si avvicinò alla bella atleta e le raccontò di quando anni prima lavorava a saldo della società "Oil-only-for-rich Spa" nel mare del Nord presso una piattaforma petrolifera con la mansione di Trivellatore Capo. La Facilona ritrovò il sorriso immediatamente ma l'incanto tra i due venne spezzato prima, dal passaggio nelle scale di un boeing 779 dell'American Airlines, e dopo dall'arrivo della sarda Bernardina Galuillibada che all'udire del termine trivellatore impazzì come uno squalo che viene posto in un vaso per pesci rossi. A quel punto il mio assistito, per l'occasione nella versione Torre di Pisa, ha ripreso a correre forte rigenerato dal disgusto provato nel vedere che quello che lui era convinto fosse una pianta grassa che ornava il pianerottolo in realtà altro non era che l'irsuta Galuillabada completamente nuda!! Le energie triplicate gli consentirono di riprendere il messicano Muisalida, sorpassarlo e infine lo portarono a vincere onestamente e lealmente la Maratona. Questi sono fatti, incontrovertibili, indiscutibili, incontrastabili, inconfutabili e inoppugnabili. Le controanalisi inoltre hanno dato come voto 5 menomeno, quindi tutt'altro che positive. Il mio assistito aveva studiato poco e alle controanalisi è andato un po' impreparato...e non aggiungo altro.

Mi riservo di citare in giudizio il giornalista e tutti coloro che riporteranno il falso su questa vicenda che vede lo Sport pulito sconfitto dall'invidia di certe persone. Inoltre ci costituiremo parte civile per ottenere il giusto risarcimento danni che andrà tutto devoluto alla Onlus "Aggiungi un Mattone" che si occupa di costruire una villa faraonica a Nuoro dove andranno a risiedere il mio assistito e una ventina di fotomodelle, poverine, senza una dimora fissa. Insomma un altro chiaro esempio di come il mio assistito sia sempre impegnato nel sociale. E non aggiungo altro. Da questo momento il mio assistito è in "Rumore stampa" e non parlerà a nessuno (salvo accordi a 6 zeri).


CaneClamorosa squalifica alla quarta edizione della Maratona del Condominio. Il noto super eroe Supergigik, in tante circostanze agli onori della cronaca per le sue iniziative filantropiche, è stato dal Mega Comitato Olimpico squalificato per comportamento antisportivo durante lo svolgimento della Maratona Internazionale del Condominio 3° trofeo " Maccoeconcasa ". Il Comitato Organizzativo, che per la manifestazione si è avvalso della collaborazione dell'Istitute Vigilantes Antitruffateur de Paris, esperto in operazioni anti truffa, ha, tramite le varie microcamere dislocate lungo il percorso di gara, accertato in base al regolamento di giustizia sportiva, nei confronti del famoso podista nugorese, l'infrazione al capo III - Sanzioni, art. 9 comma 6 , punibile con squalifica immediata, nonchè sospensione cautelare da qualsiasi altro tipo di iniziativa, compresa la professione di Super Eroe. Una doccia fredda per l'impavido Supergigik da tutti creduto Super Eroe onesto. Il fattaccio, esattamenta al km 33,24 nel piano terzo del Palazzo. Supergigik si trova in un momento di provata stanchezza. Ne approfitta il forte Dieguito Muisalida per tentare di staccarlo. Ma nel pianerottolo dall'interno 11 esce fuori Tzia Alda nota " Soe sempere Calda " con un vassoio di Tutturreddoso, famoso dolce contenente eritropoietina, farmaco che stimola la produzione dei globuli rossi, aumentando la capacità del sangue di trasportare ossigeno, quindi vietato dal CIO. Da quel momento, le immagini ritraggono un Supergigik in progressivo miglioramento, che riesce a recuperare il povero Dieguito e involarsi in una immeritata vittoria. Adesso, bisognerà solo attendere le controanalisi per verificare se la positività del noto personaggio è confermata, sicuramente l'immagine del super eroe sarà offuscata notevolmente. In via precauzionale Supergigik ha affidato tutto al suo legale, il conosciuto Avvocato Parcellus Pesante, che in una breve intervista ha rilasciato questa dichiarazione: " Non c'è due senza tre ", chiaro intendimento ai due unici processi da lui seguiti e finiti con una condanna del proprio assistito! nei prossimi giorni attendiamo nuovi sviluppi.

condominio_295x300Davanti ad un pubblico delle grandi occasioni si è svolta in una giornata di sole primaverile, la quarta edizione della Maratona del Condominio di Via Isonzo 10 a Nuoro. Come da copione, nonostante ci fossero i più grandi interpreti di questa faticosa disciplina, a vincere alla fine è stato il forte e bell'atleta di casa Luigi Stefanopoli che con una condotta di gara esemplare fiaccava la resistenza di tutti i favoriti. Dopo le incessanti piogge dei giorni scorsi il terreno di gara si presentava in ottime condizioni segnale di un gran bel lavoro svolto dagli organizzatori. La gara che doveva partire alle 3.20 del mattino è slittata per esigenze tecniche alle 11 in quanto l'organizzatore la sera prima rientrava un po' tardi da una festa di carnevale in maschera e decideva insindacabilmente di spostare la sveglia di qualche ora. Inutili le lamentele di alcuni atleti.

La partenza è stata preceduta da 1 minuto di silenzio per ricordare dove era stata messa la pistola dello start. Prima della gara grande spettacolo con le "acque d'artificio" e sfilata di carri allegorici. Purtroppo per questioni di budget la prevista esibizione delle Frecce Tricolori è stata sostituita da un torneo di freccette al Bar dello Sport in via Gorizia 4. Al via sono in tanti ma da subito il gruppetto dei favoriti detta il ritmo e si distanzia dal popolo degli amatori. Fino al 20 km è una fase di "studio"...in molti temono la prova orale!!! Al 25 km si ritira clamorosamente il giapponese SuGiuZuki vittima delle polpette di zia Badora degustate la sera prima ma non digerite bene. Al 30 km Dieguito Muisalida tenta di staccare il gruppo ma Luigi Stefanopoli e il pluricampione di Maratone del Condominio Sardo Bachisio Foredeconca reagiscono alla grande stringendo i denti. E' la fase più importante della gara quella che decreterà l'ordine d'arrivo. Intanto le forze dell'ordine arrestano la signora Tola del terzo piano che pretendeva di passare nel percorso durante la gara per recarsi a Messa. Nelle tribune intanto sfilano tanti personaggi famosi tra i quali riconosciamo il Segretario del neo partito sardo "Nel Mondo ci vuole più Amore...e non aggiungo altro" Ser Mutanda. Siamo alle fasi finali. Anche Foredeconca abdica e viene raggiunto dal russo Condominienko dotato di un gran finale. Intanto la ditta edile di Battore Mattone sta iniziando ad erigere il Muro del 36 km. I due battistrada riescono a superarlo prima che sia finito. Non così purtroppo per la prima donna l'ukraina Svetlana Facilona che viene raggiunta e sorpassata dalla tedesca Inger NoMeTrappassen. Ecco il cartello dell'ultimo Km, Dieguito e Luigi come da regolamento si mettono in verticale e iniziano a salire con le mani. E' un momento entusiasmante. I due si trovano tra due ali e due cosce di folla. Il tifo è una cosa incredibile...ma pure il colera non scherza. Ultimi metri testa a testa tra i due ma Muisalida non riesce a reagire all'ultimo strappo del beniamino di casa che taglia il traguardo con le gambe levate al cielo.

E' una grande vittoria per l'atleta di casa dato per favorito ma che questa volta ha dovuto sudare le proverbiali 7 mutande per vincere la resistenza degli avversari. Giungono stremati anche gli altri. La tedesca NoMeTrappassen riesce a resistere al ritorno della sarda Bernardina Galuillibada la cui eccessiva peluria la rendono molto simile a Cita. Iniziano le premiazioni, il vincitore non riesce a trattenere le lacrime...mentre trattiene molto bene l'Assegno vinto. Inizia la festa e già si pensa alla quinta edizione. Toniu Mesubirra detto "spugna" riempie i boccali di birra e si lascia andare ad una frase ricca di poesia che commuove gli atleti...."le Maratone sono come le donne....conquistata una ne vuoi conquistare un'altra subito"...come dargli torto.

condominio_295x300Amici

Grandi novità riguardo la IV edizione della Maratona del Condominio di Via Isonzo 10 a Nuoro che si svolgerà a Nuoro il 22 Febbraio prossimo venturo.
Innanzitutto la lista dei partecipanti si allarga, difatti sono giunte alcune preziose conferme di atleti di Fame e Fama Mondiale. Tra i primi segnaliamo l'Equadoreno Manuel Mortegana e il Bergamasco Giulio Maisatollo. Tra i secondi invece è certa la presenza del forte atleta Messicano campione del mondo di corsa in montagna Dieghito Muisalida, il Coreano Kim Su Giù, il russo Vladimir Condominienko, l'arabo Hibraim Suinvettah e il Giapponese Toshiro SuGiuZuki ma altri nomi altisonanti dovrebbero aggiungersi. Tra i sardi c'è il pluri vincitore di Maratone del Condominio Bachisio Foredeconca reduce dalla sofferta ma splendida vittoria ad Ortacesus dove ha vinto, nell'unico condominio esistente in paese caratterizzato da soli due piani, fiaccando la resistenza dell'australiano John McPalace.
Altre novità sono date dal servizio spugnaggio. Voci di corridoio dicono che è stato ingaggiato niente pòpò di meno che Toniu Mesubirra meglio noto in quartiere come "Spugna" il quale si occuperà di organizzare l'intero servizio. Anche il servizio di cronometraggio e di rilevazione degli intertempi dovrebbe subire delle modifiche, infatti pare che la "Cipolla" di ziu Boeddu stia funzionando non troppo bene. Gli organizzatori hanno pensato di noleggiare o il Big Bang di Londra oppure appaltare il tutto alla rivista Hot "Le Ore" che per l'occasione uscirebbe con un numero celebrativo dal titolo:"Le Ore...i Minuti, i Secondi". Sempre "Le Ore" dovrebbero fornire gli atleti del Chip....e mai come questa volta sorgono dilemmi sulla consistenza di questo Chip!!!
Un'altra importante novità che renderebbe epica la sfida potrebbe essere il famigerato "Ultimo Km". Gli organizzatori stanno pensando di inserire nel regolamento la norma che impone che dal 41 km al traguardo si corra a testa in giù, con le braccia in posizione da verticale. Sarebbe davvero bellissimo vedere arrivare i maratoneti stremati non strisciando con i piedi bensì strascicandosi con le braccia. Ma la novità attende l'approvazione del Comitato Interplanetario Fidal che giudica un po' troppo estrema la novità.
Il forte e bell'atleta di casa Luigi Stefanopoli si allena costantemente facendo ripetute nelle scale dell'Ospedale di Nuoro in quanto non vuole rovinare il percorso di gara. Per ora è tutto.

luisthepen_295x300Amici ed appassionati, saltata la MezzaMaratona di Cagliari prevista il 22 Febbraio 2009 il Comitato Fidal Interplanetario ha posto immediato rimedio al buco di programmazione venutosi a creare nel calendario inserendo la 4° edizione della "Maratona del Condominio di Via Isonzo 10 a Nuoro".
L'organizzazione della manifestazione, interamente curata dal Supergigik Staff, rassicura che questa quarta edizione sarà superiore ad ogni più rosea aspettativa e che gli atleti partecipanti avranno un ricordo della stessa indelebile nel tempo. Ricordiamo che le precedenti tre edizioni si disputarono tutte il 15 agosto con partenza alle ore 12.00 e furono tutte vinte dal forte atleta di casa Luigi Stefanopoli.
Alla Maratona, che ricordiamo si svolgerà all'interno del Palazzo sito in Via Isonzo 10, potranno partecipare tutti gli atleti che non sono in regola con le normative sanitarie...soprattutto quelle relative al reparto di psichiatria. Gli atleti dovranno presentare un certificato d'inidoneità all'attività sportiva e un certificato rilasciato dallo psicologo dello sport attestante i requisiti di precarietà e instabilità mentale dell'atleta. La gara si correrà qualunque siano le condizioni meteo all'interno del palazzo e anche in caso di pulizia delle scale da parte di una ditta esterna.
La quota d'iscrizione sarà pari a 2000 euro non trattabili a partire dal 20 Gennaio. Dal 1 Febbraio salirà a 3000 euro fino ai 50000 dell'ultima settimana il tutto per dare all'organizzazione la possibilità di acquistare per tempo una maglietta di cotone firmata dal noto Supereroe. La quota d'iscrizione potrà essere pagata solo con procedura on line seguendo le indicazioni sul sito www.maratonadelcondominiodiviaisonzo10nuoro.it . Non si accettano iscrizioni prive della quota di iscrizione, della fotocopia della tessera FIDAL controfirmata dal Presidente della Repubblica o della copia del certificato medico di inidoneità sportiva agonistica, oppure con indirizzo o dati anagrafici completi.
Il PERCORSO:
La Maratona si correrà all'interno del palazzo alto 5 piani, con rampe di scale di 20 gradini e corridoi lunghi 8 metri circa. Il percorso lungo tra andata e ritorno circa 200 metri si dovrà ripetere per 210 volte. Esso è interamente pianeggiante in salita e anche in discesa. Ci saranno rilevamenti al 10km davanti al portone di Zia Badora, al 21km097m dove vi attenderanno i coniugi Barraccu con i dolci di Borutta, al 30km davanti al portone del beniamino di casa Luis e al traguardo dove ci sarà una Banda di Orgosolo a festeggiare gli arrivi.
SERVIZI COMPRESI NELLA QUOTA D'ISCRIZIONE
· pettorale di gara; Affrettatevi perché sono disponibili solo i numeri che vanno dal 2 all'infinito
· assicurazione; Non vi assicuriamo che la finirete da vivi
· assistenza tecnica e medica; Garantita la presenza dell'unità medica "Vi aspettiamo in cielo"
· pacco gara contenente prodotti offerti da sponsor; (Una foto di Alighiero Noschese, un cubetto di ghiaccio, una rivista porno, una pomata scaduta, un Cd di musica dal morto)
· maglia tecnica NON ufficiale della Condominio Via Isonzo 10 Nuoro Marathon;
· ristori e spugnaggi solo dal 30 km in poi per questioni di badget;
· ristoro - risargento e risbronzo finale alla partenza e forse all'arrivo...forse;
· programma ufficioso e materiali disinformativi;
· servizio di cronometraggio; Al via ci sarà Ziu Boeddu con la sua Cipolla del 1912
· noleggio del chip...previsto l'arrivo di molti passeri e canarini
·medaglia di partecipazione (per gli atleti classificati); Sarà preparata direttamente dall'organizzazione e mostrerà immagini nude di alcune atlete sarde.
· servizio di deposito indumenti personali all'arrivo. Il tutto verrà prelevato dalla Croce Rossa e regalato ai poveri della Manstrubia
· servizio spogliatoi e docce all'arrivo. Per i maschi non ce n'è, per le donne rigida selezione fatta da Supergigik che per l'occasione spalmerà loro il sapone sulla schiena
· servizio di trasporto atleti ritirati lungo il percorso all'arrivo; E' prevista solo la presenza all'arrivo di una Mercedes porta bare dell'agenzia Paradiso.
CHIUSURA DELLE ISCRIZIONI
Le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento di 100.000 atleti o allo scadere del 30/04/2009 peggio per chi si è iscritto a manifestazione già avvenuta. La quota non verrà rimborsata e sarà data in beneficenza alla ONLUS "Salvate il Vostro Supereroe preferito".
I pettorali di gara e i pacchi gara potranno essere ritirati presso il Marathon Village predisposto in Via Isonzo 12. Non potranno essere ritirati né da terze né da quarte né da quinte persone....si valuterà il caso in cui al ritiro ci sia una ragazza con una sesta. Si accetterà solo una delega verbale tramite ologramma.
PARTENZA
La partenza Maratona del Condominio di Via Isonzo 10 a Nuoro 2009 è prevista per le ore 03.20 del mattino con ritrovo nell'area partenza dalle ore 02.00. L'accesso ai rispettivi settori di partenza sarà consentito dalle ore 02:30 alle ore 02:45. Oltre tale orario i ritardatari saranno fatti partire in coda. Saranno possibili variazioni dell'orario di partenza in caso di esigenze televisive oppure qualora il sottoscritto si dovesse alzare in ritardo.
Per ogni atleta verranno rilevati: il tempo ufficiale (dallo sparo di un noto bandito di Oniferi al traguardo), il tempo netto (dal momento in cui si oltrepassa la curva di partenza al traguardo), i passaggi intermedi al km 10, alla mezza maratona (km 21,097), km 30.
Tramite l'esclusivo Live Ziu Boeddu System amici e famigliari degli atleti in gara potranno verificare la posizione dei concorrenti sul percorso e il tempo previsto di arrivo chiedendo direttamente a lui.
TEMPO LIMITE
Il tempo limite di passaggio alla mezza maratona (km 21,097) ?fissato in 1h10'.
Il tempo limite di passaggio al km 30 ?fissato in 1h35'.
Il tempo limite per concludere la gara ?fissato in 2h00'.
Dopo questi tempi Ziu Boeddu non sarà più in grado di garantire la completa chiusura del percorso.
RISTORI E SPUGNAGGI
Come da regolamento IAAF/FIDAL, sono previsti punti di ristoro all'arrivo ed ogni 5
chilometri lungo il percorso. In tutti i punti di ristoro sarà presente acqua di rubinetto. Inoltre, a partire dal km 30, saranno disponibili frutta fuori stagione, biscotti di Zia Peppedda ed disintegratori.
Ogni atleta troverà all'interno del proprio pacco gara 2 spugne personali, che potrà portare con se durante la gara ed immergere nelle apposite vasche con acqua riciclata utilizzata precedentemente dalla famiglia Cambosu per lavarsi i piedi dopo escursioni a piedi di 5 giorni senza mai togliersi le scarpe.
ATLETI RITIRATI
Sono previsti le "scope" e le "ramazze" delle sorelle Cadalanu adibiti al recupero degli atleti ritirati e dislocati lungo tutto il percorso che seguiranno la corsa e trasporteranno gli atleti alla zona di arrivo.
PACEMAKERS
L'organizzazione al posto delle "lepri" o pacemaker metterà a disposizione degli atleti alcuni Conigli in umido e un porchetto rimasto da Natale.
ARRIVO
Dopo il traguardo gli atleti saranno incanalati in appositi corridoi per e fatti sloggiare al più presto.
RISULTATI E CLASSIFICHE
I tempi parziali e finali non saranno disponibili in tempo reale ma solo in tempo differito
PREMIAZIONI
Saranno premiati i primi 10 uomini e le prime 10 donne in Assoluto. Per venire incontro alle esigenze di chi non vince mai per gli Uomini il premio consisterà nel mettere mano al portafoglio e sborsare una quota non inferiore a 1000 euro a favore degli organizzatori. Le donne invece vinceranno una settimana di vacanza con Supergigik sempre previa verifica della merce.

Insomma la Quarta edizione della Maratona del Condominio di Via Isonzo 10 a Nuoro ha tutti i requisiti per bissare i successi degli anni precedenti. Quindi affrettatevi perché potreste non trovare pettorali disponibili ma solo dorsali e lombari.

 

Altri articoli...

Risultati

 

 banner atleticaME.300

Advertisement
Advertisement