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Commenti sulle Gare
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Ale+Lella campionesse ind. cross
Nuraminis rappresenta l’epilogo di un lungo e faticoso campionato societario di Cross, che ha indicato numerosi aspetti positivi ed altri, ma in misura minore negativi che si dovranno indubbiamente correggere. Tra gli aspetti positivi, da rimarcare la massiccia presenza in tutte e cinque le prove, di atleti di tutte le categorie, fatte escluse quelle assolute, che hanno ancora evidenziato non solo poca partecipazione, ma anche modesta qualità.
Ci sono state varietà di percorsi, che a volte hanno agevolato i passisti, capaci da subito, di tenere un ritmo elevato e mantenerlo, vedi Olbia e Nuraminis, ad altri adatti a podisti più agili e leggeri, come Nuoro e Anela dove erano presenti delle difficoltà maggiori. C’è stata anche la via di mezzo a S.Sperate, dove un percorso piatto ha presentato comunque varie asperità, date da un fondo fangoso e pesante e in alcuni tratti ghiaioso. Insomma in due mesi, tutti i partecipanti, e parlo naturalmente di chi ha timbrato il cartellino in tutte le prove, non  si sono  di certo annoiati.
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Bastiano camp.ind. cross
Abbiamo avuto modo di poter anche apprezzare luoghi che nessuno aveva mai visto, vedi la località di Anela, all’interno di un parco davvero esemplare, o addirittura scoprire una pineta accanto ad un cementificio tuttora in uso come a Nuraminis. Ci sono state le solite conferme, Olbia e Nuoro due società ben collaudate e che da anni ospitano i campionati, e S. Sperate,   che forte di una esperienza ultradecennale nel panorama podistico,anche se alla sua prima assegnazione, ha offerto un prodotto di ottima qualità. Tutte le manifestazioni sono state ben dirette dalla Federazione, sempre presente e puntuale nell’aggiornare le classifiche in tempo reale, e brava è stata a comprendere dopo alcune prove, che bisognava eliminare il meccanismo delle iscrizioni sul posto che facevano ritardare le partenze, con conseguente allungamento dei tempi.
Trovo positivo che in una giornata, anche se lunga, si disputino le prove di tutte le categorie. Questo ha garantito sempre una massiccia presenza di atleti, ma anche di accompagnatori, che all’occorrenza sono diventati il pubblico, l’arma in più per chi corre. Ho visto tanta passione, in alcuni casi anche esagerata, tanto incitamento. Ho visto bimbi accasciarsi al suolo e piangere, e  genitori troppo apprensivi nei confronti dei loro ragazzi, del resto stiamo parlando di sport. Ho visto genitori troppo esigenti, anche quando i propri figli non hanno compiuto dieci anni, e per loro queste gare dovrebbero rappresentare solo divertimento e non imposizione.
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Jessica Pulina camp.italiana cross
I ragazzi cresceranno, e spero che non si disaffezionino a questo sport solo per il rimprovero di un allenatore o del genitore, sarebbe un atto grave. La passione deve arrivare con calma, non deve esserci nessuna coercizione da parte di nessuno. Altri aspetti positivi da rimarcare, le tante società di atletica giovanile che crescono. Realtà come Orani, Ala dei Sardi, Olbia, Ozieri, Bolotana, Goceano, Ploaghe, Guspini, Macomer, Porto Torres, Atl. Valeria e mi sfugge qualche altra, che dimostrano come la presenza di allenatori seri e motivati possono dar vita ad un movimento giovanile che rappresenta il futuro dell’atletica e che andrebbe salvaguardato, tutelato e accompagnato dalla stessa federazione alla maturità, solo così si può risolvere in parte la fuga dei ragazzi, proprio nel momento in cui dovrebbero fare il salto di qualità e entrare nell’elite dell’atletica. Se andiamo ad analizzare gli aspetti negativi. A livello organizzativo, il mio parere è che le società organizzatrici ben si sono comportate e muovere lacune nei loro confronti sarebbe ingeneroso. Solo una critica mi sento di fare. La lunghezza dei percorsi. Andrebbero quantomeno quantificate. E’ vero il cross si corre con il cuore, con la testa e le gambe e il crono non andrebbe neanche utilizzato, ma quantomeno avere una  misurazione approssimativa.
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Pino Buono camp.ind. cross
 
A Nuraminis solo dopo un giro ci si rendeva conto che non potevamo essere i futuri Bekele, visto che si correva sotto i  3’ , eppure spazio per garantire altri cento metri ce n’era anche parecchio!!  Un aspetto negativo, è stato quello di non veder presenti società di capoluoghi provinciali, se non in occasione delle prove valide per l’assegnazione del titolo individuale. Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano è possibile che non avessero atleti da far correre? Mah! Rimane un mistero. Infine, credo che la federazione dovrebbe far partecipare alla prova valida come campionato individuale, solo atleti che hanno garantito un minimo di partecipazione. Penso ad esempio a 3 gare su 5. Trovo, infatti, più facile arrivare all’ultimo appuntamento bello fresco, senza aver mai preso parte alle altre 4 prove, un atleta, rispetto a chi ha sulle gambe tutte le giornate, che ripeto sono state davvero massacranti. Ritornando alla prova di Nuraminis, abbiamo assistito a delle belle gare, ad iniziare da quelle Master, ormai settore diventato una colonna portante per la federazione, visti i numeri prodotti. S.Sperate conquista meritatamente il titolo di società , anche se Olbia aveva tante carte da giocare e le ha gettate al vento nelle ultime due prove, quelle decisive. Bene anche noi, e spero il prossimo anno che qualche nostro atleta forte, prenda coscienza della importanza che riveste un campionato come questo. Guspini vince il settore femminile, che quest’anno ha avuto numeri inimmaginabili. Mi auguro che il prossimo anno, anche società come quelle di Alghero, Oristano, Selargius, Elmas, partecipino in modo assiduo, garantendo maggiore spettacolo. Nel settore giovanile, conferme già evidenziate precedentemente. Naturalmente tutti ci auguriamo che tra questi piccoli atleti possa nascere il campione del futuro. Infine, ahimé, la nota dolente dell’intero circuito, il settore assoluto. Non è possibile assistere, come è accaduto a prove con 6/7 elementi solamente. Io non credo assolutamente che il valore del fondo sardo sia a questi livelli. In questo senso la federazione deve muoversi.
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Luigi Leotta camp.ind. cross
Deve quasi obbligare le società a presentare delle squadre. Gli assoluti dovrebbero essere coloro che i giovani prendono da esempio, e vorrebbero emulare, ma se gli stessi vengono a mancare, come può accadere tutto ciò? E adesso veniamo alla prova di domenica. La giornata è stata straordinaria per la nostra società che ritorna a casa con 3 titoli master, e purtroppo c’è stata l’assenza di Desotgiu che avrebbe sicuramente vinto la sua categoria. Solo questo deve rendere felici il Circolo Sportivo Atletica Amatori. Io sapevo in partenza che non avevo nessuna speranza di entrare tra i primi tre. Troppo il divario con i miei avversari. Però venivo da un periodo davvero buono, avevo molte motivazioni e voglia comunque di essere protagonista. Purtroppo le gambe domenica non erano quelle delle settimane prima, e il percorso troppo facile ha fatto il resto. Ho comunque onorato l’impegno, faticando e garantendo alla squadra di portare punti preziosi per conservare il terzo posto. Ho notato una cosa. Tutte le volte che scendo dal giorno prima a Cagliari, coincide con una prestazione così così, sarà un caso? Sono in ogni caso molto soddisfatto di questo campionato. Faccio i cross, preparando Maratone, non ho velocità di base, ma mi difendo molto bene. Sono dell’idea che preparando in modo specifico questo genere di competizioni, posso dire la mia. Al prossimo anno ragazzi, adesso mi attendono le lunghe distanze.

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